
Il senso di colpa è tremendo. Ti fa vivere in uno stato mentale di schiavtù. E' l'inferno di cui parlano tutte le religioni. Quando muori con il senso di colpa non ancora risolto, la personalità continua a proiettare un mondo infernale, cosi come lo proiettava quando aveva un corpo. La differenza sta nel fatto che quando aveva un corpo il dolore era attutito dal sistema nervoso, mentre senza un sistema nervoso il corpo psichico della personalità proietta tutta l'intensità emotiva intorno ad essa in un mondo meno denso. In parole povere mentre leggi questo post hai un sistema nervoso e una mente che ti fa credere che ciò che percepiscono i sensi sia concreto e reale, esterno a te, pensi che quello che ti succede, malattie, eventi, fortune, disgrazie siano cose che ti capitano e che non si possono cambiare o creare. E' il tuo destino. Quando muori accade la stessa cosa. La mente continua a vivere una realtà virtuale che crede sia vera e reale. La personalità senza più un corpo percepisce un mondo intorno a se e crede sia vero, in realtà è il frutto della sua fantasia. E' identico al sogno.
Cosi il senso di colpa non sparisce morendo. Il senso di colpa appartiene solo alla personalità e non all'anima. L'anima è una scintilla divina che fa il suo percorso. Il senso di colpa è un prodotto della mente, della cultura che si impone con tirannia sulla natura. La mente si impone sul corpo torturandolo, cosi come un popolo deturpa un paesaggio naturale cementificando brutalmente.
Il problema più difficile da risolvere è quando il senso di colpa non l'ha partorito la nostra personalità ma un antenato o, in casi rari, ce lo portiamo dietro da altre vite. Da fare un distinguo con la legge del karma.
Il senso di colpa è una forma pensiero, ovvero un essere vivente che abita il nostro subconscio ed è fatto di una emozione più o meno intensa che si vissuta più una convinzione. "E' colpa mia", questa è una forma pensiero fatta da un dolore vissuto e dalla convinzione che il dolore sia stato causato da me.
Molte persone però non si spiegano perchè vivono nel senso di colpa senza aver fatto nulla di male. "Il male" non l'hanno fatto loro ma qualcuno della sua famiglia che non si è voluto assumere la responsabilità dell'atto. Allora energeticamente il senso di colpa che il responsabile non vuole vedere lo vede qualcuno della famiglia.
Sembra una cosa ingiusta eppure accade immancabilmente.
Accade perchè facciamo parte del collettivo biblico in cui i patriarchi hanno decretato che la colpa dei padri ricadrà sui figli fino alla terza e quarta generazione. L'inconscio collettivo vuole cosi.
Solo liberandoci da questo inconscio collettivo possiamo affrancarci da questo decreto.