Le costellazioni familiari non hanno niente a che fare con l'astrologia o le stelle.Sono invece uno straordinario metodo, uno dei più efficaci, per vedere qual'è la causa di un problema e risolverlo. Le costellazioni sono anche uno strumento di lavoro per la crescita personale e spirituale.
È un lavoro che si fa in gruppo perché il problema viene messo in scena, in questo modo il cliente può vedere la situazione che gli sta a cuore da una prospettiva più ampia, si dice da una prospettiva "siste-mica". In pratica chi chiede di vedere una sua questione personale si siede vicino al conduttore e dice "cosa gli sta a cuore", in poche parole e descrivendo i fatti principali. Il conduttore, in base al tema pro-posto dal cliente, farà scegliere o sceglierà delle persone tra i partecipanti del seminario che "rappresen-teranno" gli elementi che costituiscono il problema. Ad esempio se il tema richiesto è il rapporto con il partner il cliente sceglierà una persona che rappresenta se stesso e una persona che rappresenta il part-ner, li sistemerà al centro del gruppo secondo la sua immagine interiore e si accomoderà. Da quel mo-mento in poi il cliente sarà uno spettatore dei suoi "Movimenti dell'Anima".
I rappresentanti che si trovano sulla scena cominceranno a "sentire" emozioni, stati d'animo e impulsi proprio come degli attori che interpretano un ruolo. Come se venissero ispirati da "qualcosa di grande": il campo cosciente.
Il campo morfico di Rupert Shaldrake.
Questo lavoro è possibile perchè si
accede, tramite la “messa in scena”, al proprio campo cosciente o mente estesa. La teoria della mente estesa fa parte dell' "esternalismo" una branca della filosofia della mente.
Rupert Shaldrake, un biologo e filosofo, ha ripreso questa teoria filosofica applicandola alla biologia. Ne è emersa la teoria dei campi morfici e della risonanza morfica.
In pratica lui afferma che in ogni specie (umana e animale), ogni membro della specie attinge alla memoria collettiva di questa, sintonizzandosi con i membri che hanno fatto parte della specie e a sua volta contribuisce, con la sua esperienza, alla evoluzione e allo sviluppo della sua specie. Questo grazie alla risonanza che c'è tra i membri di una specie o di un gruppo. Nel suo libro "the presence of the past" egli ipotizza i "campi ricordi", ovvero che la memoria non sia effettivamente immagazzinata nel cervello fisico ma piuttosto che i ricordi siano memorizzati in un campo di informazioni al quale si può accedere tramite il cervello (l'esempio più vicino è il nuovo servizio che offre la Apple con l'iCloud, la nuvoletta" una specie di server virtuale presente in rete in cui si può immagazzinare dati e a cui si può accedere per recuperarli con il computer... da chi avranno preso quelli della Apple per applicare questa teoria ???).
Secondo il ricercatore inglese gli stati mentali sono una struttura mentale organizzata, ovvero ogni esperienza mentale (che siano sogni, esperienze mistiche o riflessioni) ha una struttura che può passare da una persona all'altra tramite la "risonanza morfica". La risonanza morfica agisce anche tra animali e in ogni specie vivente che abbia un cervello adatto alla ricezione ed elaborazione delle informazioni. La risonanza morfica è una funzione del campo morfico.

Secondo Shaldrake se un certo numero di persone sviluppa alcune proprietà comportamentali, psicologiche od organiche, queste vengono automaticamente acquisite dagli altri membri della stessa specie. Così, se una buona percentuale dell'umanità raggiunge un certo livello di consapevolezza spirituale, questa stessa consapevolezza si estenderebbe, per risonanza morfica, a tutta la specie umana, coinvolgendo quindi l'intero sistema. Questo numero congruo di persone o individui appartenenti ad una specie viene chiamato "massa critica". Quindi ogni trasformazione individuale comporta una mutazione del sistema e chi fa parte di questo sistema viene inevitabilmente coinvolto.
Nel libro "la mente estesa" (ed. Urra) Shaldrake afferma che la mente si espande attraverso campi che collegano gli
organismi al loro ambiente e gli uni agli altri. Questi campi sono naturali e
possono spiegare i fenomeni del settimo senso, come telepatia, premonizioni, sensazione di essere osservati, il malocchio ecc. Egli ipotizza che le nostre menti sono estese nel
mondo intorno a noi e ci collegano con tutto.
Il campo cosciente è un modo
diverso di chiamare l’anima. Ogni organismo vivente ha un’anima: una persona, un
gruppo, una specie animale o vegetale, il mondo, le galassie. In questo contesto l'organismo viene chiamato "sistema".
Mi rendo conto che questi argomenti possono essere complicati ma sono un modo quanto più vicino alla scienza ufficiale di riconoscere la mente o coscienza come qualcosa di diverso dal cervello.
Hellinger ha studiato i campi morfici e ha avuto la genialità di intuire le regole che sottostanno a questi campi.
Tramite le costellazioni familiari si può vedere praticamente qualsiasi cosa.