IMMAGINAZIONE E POTERE

L'inconscio non distingue tra un fatto reale e uno immaginato. Questo significa che se immagini di stare bene anche se ci sono un sacco di problemi succede che: mantieni in salute il tuo sistema nervoso, immunitario e tutto il corpo, mantieni le vibrazioni alte ovvero il buon umore e la positività ti tengono in una frequenza dove puoi attirare le migliori soluzioni per te.
Tanto se ti scoraggi, se rimani nella disperazione i problemi rimangono, la tua energia e il tuo fisico si indeboliscono e quindi possono ammalarsi con più estrema facilità...
Se riesci a immaginare il fresco quando fuori fa un caldo torrido, se riesci a immaginare di correre quando sei bloccato, quando riesci a immaginare di andare nel miglior ristorante e mangiare tutto quello che vuoi anche se non hai i soldi per pagare i debiti, allora significa che tutte queste prove ti sono servite a diventare un Maestro di Magia...

COSTELLAZIONI NELL'ARTE

Visitando la stupenda pala del Giorgione a Castelfranco mi sono accorto di come l'artista abbia rappresentato perfettamente la scena che si presenta quando, in una costellazione, viene rappresentata una famiglia in cui non è stato ancora elaborato un lutto. Infatti spesso si vede come alcuni componenti della famiglia guardano a terra, ovvero guardano qualcuno che non c'è più. Il loro volgere lo sguardo a terra indica che non è stato lasciato andare il dolore. Questo non vedere la vita ma la morte porta a non vivere la vita in pieno, porta a disperde la propria energia invece di dedicarla alla famiglia, al lavoro o alla propria salute. La depressione, ad esempio, può essere letta sotto questa chiave.

Il quadro fu commissionato da Tuzio Costanzo, figlio del viceré di Cipro, al quale mori il figlio Matteo nel 1499, probabilmente in guerra. Per quella occasione Tuzio acquisì una cappella funeraria nel Duomo e commissiono al Giorgione la pala.
Il pittore colse il dolore che attanagliava la famiglia dipingendo la Madonna, San Francesco e San Nicasio che guardano a terra. Guardano chi non c'è più, il figlio morto. È evidente come la Madonna rappresenti la madre sfortunata e inconsolabile. Il suo sguardo è spento e rivolto al pavimento a scacchi, simbolo della vita e della morte. La sua veste rossa indica il sangue del suo sangue disperso tristemente nel campo di battaglia verde come la sua tunica e come la speranza che non c'è più. Il bambino in braccio sembra che dorma ma in realtà è morto.
I due santi, uno un guerriero (Nicasio), e l'altro un monaco, guardano anche loro a terra. Addirittura San Francesca indica il pavimento con una mano che tende verso qualcosa.
La rassegnazione dell'uno contrasta lo sguardo duro del soldato che non può indulgere nello sconforto altrimenti la battaglia della vita non può essere affrontata men che mai vinta. Quindi deve tener duro, anche il suo cuore è in lutto.
Tutto il quadro è pervaso da questa malinconia e la vita, rappresenta dal paesaggio rigoglioso, è alle spalle, confinato in un passato più gioioso da una spalliera rossa bordò.
Nei due personaggi Giorgione ha voluto rappresentare i due aspetti del ragazzo morto: il fiero guerriero e il santo figlio pio, pieno di virtù.
I due personaggi sono i due aspetti di un dramma: il carnefice e la vittima. Al di sopra di loro l'Uno Amore infinito che permette questo gioco della vita.

IL CAMPO COSCIENTE ANCHE DETTO ANIMA



Le costellazioni familiari non hanno niente a che fare con l'astrologia o le stelle.Sono invece uno straordinario metodo, uno dei più efficaci, per vedere qual'è la causa di un problema e risolverlo. Le costellazioni sono anche uno strumento di lavoro per la crescita personale e spirituale.


È un lavoro che si fa in gruppo perché il problema viene messo in scena, in questo modo il cliente può vedere la situazione che gli sta a cuore da una prospettiva più ampia, si dice da una prospettiva "siste-mica". In pratica chi chiede di vedere una sua questione personale si siede vicino al conduttore e dice "cosa gli sta a cuore", in poche parole e descrivendo i fatti principali. Il conduttore, in base al tema pro-posto dal cliente, farà scegliere o sceglierà delle persone tra i partecipanti del seminario che "rappresen-teranno" gli elementi che costituiscono il problema. Ad esempio se il tema richiesto è il rapporto con il partner il cliente sceglierà una persona che rappresenta se stesso e una persona che rappresenta il part-ner, li sistemerà al centro del gruppo secondo la sua immagine interiore e si accomoderà. Da quel mo-mento in poi il cliente sarà uno spettatore dei suoi "Movimenti dell'Anima". 
I rappresentanti che si trovano sulla scena cominceranno a "sentire" emozioni, stati d'animo e impulsi proprio come degli attori che interpretano un ruolo. Come se venissero ispirati da "qualcosa di grande": il campo cosciente.


Il campo morfico di Rupert Shaldrake.
Questo lavoro è possibile perchè si accede, tramite la “messa in scena”, al proprio campo cosciente o mente estesa. La teoria della mente estesa fa parte dell' "esternalismo" una branca della filosofia della mente.
Rupert Shaldrake, un biologo e filosofo, ha ripreso questa teoria filosofica applicandola  alla biologia. Ne è emersa la teoria dei campi morfici e della risonanza morfica
In pratica lui afferma che in ogni specie (umana e animale), ogni membro della specie attinge alla memoria collettiva di questa, sintonizzandosi con i membri che hanno fatto parte della specie e a sua volta contribuisce, con la sua esperienza, alla evoluzione e allo sviluppo della sua specie. Questo grazie alla risonanza che c'è tra i membri di una specie o di un gruppo. Nel suo libro "the presence of the past" egli ipotizza i "campi ricordi", ovvero che la memoria non sia effettivamente immagazzinata nel cervello fisico ma piuttosto che i ricordi siano memorizzati in un campo di informazioni al quale si può accedere tramite il cervello (l'esempio più vicino è il nuovo servizio che offre la Apple con l'iCloud, la nuvoletta" una specie di server virtuale presente in rete in cui si può immagazzinare dati e a cui si può accedere per recuperarli con il computer... da chi avranno preso quelli della Apple per applicare questa teoria ???). 
Secondo il ricercatore inglese gli stati mentali sono una struttura mentale organizzata, ovvero ogni esperienza mentale (che siano sogni, esperienze mistiche o riflessioni) ha una struttura che può passare da una persona all'altra tramite la "risonanza morfica". La risonanza morfica agisce anche tra animali e in ogni specie vivente che abbia un cervello adatto alla ricezione ed elaborazione delle informazioni. La risonanza morfica è una funzione del campo morfico. 
Secondo Shaldrake se un certo numero di persone sviluppa alcune proprietà comportamentali, psicologiche od organiche, queste vengono automaticamente acquisite dagli altri membri della stessa specie. Così, se una buona percentuale dell'umanità raggiunge un certo livello di consapevolezza spirituale, questa stessa consapevolezza si estenderebbe, per risonanza morfica, a tutta la specie umana, coinvolgendo quindi l'intero sistema. Questo numero congruo di persone o individui appartenenti ad una specie viene chiamato "massa critica". Quindi ogni trasformazione individuale comporta una mutazione del sistema e chi fa parte di questo sistema viene inevitabilmente coinvolto. 
Nel libro "la mente estesa" (ed. Urra) Shaldrake afferma che la mente si espande attraverso campi che collegano gli organismi al loro ambiente e gli uni agli altri. Questi campi sono naturali e possono spiegare i fenomeni del settimo senso, come telepatia, premonizioni, sensazione di essere osservati, il malocchio ecc. Egli ipotizza che le nostre menti sono estese nel mondo intorno a noi e ci collegano con tutto. 
Il campo cosciente è un modo diverso di chiamare l’anima. Ogni organismo vivente ha un’anima: una persona, un gruppo, una specie animale o vegetale, il mondo, le galassie. In questo contesto l'organismo viene chiamato "sistema".

Mi rendo conto che questi argomenti possono essere complicati ma sono un modo quanto più vicino alla scienza ufficiale di riconoscere la mente o coscienza come qualcosa di diverso dal cervello.
Hellinger ha studiato i campi morfici e ha avuto la genialità di intuire le regole che sottostanno a questi campi.
Tramite le costellazioni familiari si può vedere praticamente qualsiasi cosa.