La povertà NON è un valore

Facendo stage di Destino e Scelta, un seminario di costellazioni familiari e spirituali, mi accorgo sempre di più che molte persone hanno come valore la povertà. In alcuni casi questo valore si cela dietro un più accettabile "non avere nessuna proprietà" ma oggigiorno non è possibile vivere senza possedere qualche bene mobile o immobile, a meno che non sei un frikkettone arrabbiato col mondo o un Maestro che si nutre di sola Luce solare...

Accade che mi viene chiesto di indagare sui motivi per cui non si riesce a vivere nell'abbondanza o nel benessere e mi accorgo che nel sistema di questa persona c'è un io che rifiuta possessi o ricchezza. Questo io si chiama: "ego spirituale".

Qualche parola di psicologia esoterica.
Le cosiddette convinzioni o credenze che boicottano i nostri obiettivi sono parti di noi, sono abitanti del nostro ambiente psichico. In pratica sono "io" che costituiscono la nostra identità. La nostra personalità non è fatta di un solo io ma di tantissimi io. Molto spesso questi io sono in lotta tra di loro e solo raramente si trova una personalità con io che cooperano tra di loro o addirittura che formano un esercito coeso. Come ben sa chi conosce il percorso di Risveglio siamo una folla e questa folla raramente è guidata da un governante, normalmente la gente non ha un governatore che gestisce il popolo chiamato personalità. L'essere umano ha circa tre cervelli, normalmente scollegati fra loro (e questo è un grosso problema che allontana da una crescita spirituale) e ognuno di essi ha i propri io.
Tra questi vi sono alcuni molto potenti che, pur non essendo dei governanti, per la loro forza si impongono agli altri. Questa forza gliela diamo noi senza saperlo.

Tra questi io è comune trovare l'io spirituale che non è la nostra Anima e nemmeno il nostro Essere Essenziale. Si crede la nostra Anima e ce lo fa credere (e noi ci crediamo) ma è solo un frammento della mente come tutti gli altri. Per un non risvegliato è impossibile riconoscerlo perchè non può confrontarlo con la vera Anima. Solo quando si intraprende un vero percorso di risveglio possiamo vedere l'Invisibile in noi e identificarci con esso. Una delle differenze che distingue l'Anima dall'io spirituale è che la prima non giudica, l'altro invece giudica perchè è mente.

Come tutti gli io anche l'io spirituale è forgiato dal campo morfogenetico a cui apparteniamo. A questo progetto contribuisce principalmente l'albero genealogico, poi il sistema sociale, culturale, religioso in cui nasciamo e le esperienze che viviamo. Noi che apparteniamo alla cultura cristiana (non giudeo-cristiana) abbiamo ricevuto tra gli altri io anche un io spirituale che riconosce la povertà come un valore. Questa è una delle principali cause dei problemi economici e finanziari che abbiamo. I gruppi di potere che vogliono mantenerci schiavi usano questo io a nostro sfavore e a loro favore attraverso gli strumenti di manipolazione di massa: mass media, religione, politica, economia, desideri inutili e soprattutto attraverso le tecniche subliminali sempre più sofisticate.
Questo io crede che solo attraverso la povertà si potrà essere felici. Poichè la felicità non appartiene a questo mondo, ma all'altro. Questo mondo essendo materiale è dominio del "principe del mondo" che nella tradizione cristiana sarebbe il diavolo. Solo l'aldilà è la sede di dio. Quindi l'aldiqua è regno del diavolo, l'aldilà è regno di dio. Per la religione il qui e ora è il diavolo, il passato (la tradizione) e il futuro (la speranza) sono il regno di dio. Tutto ciò è la falsità di cui siamo convinti. Molti lettori penseranno che loro non hanno niente a che vedere con la religione e quindi ne sarebbero estranei. A costoro rispondo che questo programma sfugge al loro controllo perchè fa parte del reame inconscio, anche se pensano di non averlo se vivono una vita precaria e povera vuol dire che hanno il programma. Gli io sono sempre attivi, anche quando dormiamo e si trovano sotto la soglia del nostro stato di veglia, la cosiddetta coscienza vigile.
La speranza nel futuro e nell'aldilà è materiale mentale e per niente spirituale.

Attraverso un lavoro di consapevolizzazione e liberazione è possibile disattivare questo programma.
Ovviamente ci sono persone molto resistenti a questa liberazione: da un lato si lamentano della loro difficoltà e dall'altra vorrebbero vivere nell'abbondanza. Non riescono a liberarsi dall'idea/io di: spirituale è povero. A queste persone dico che il vero problema antispirituale è: l'attaccamento alla materia e la identificazione con i loro beni. Questo allontana dall'Anima e dal vero Dio. Solo il distacco e la disidentificazione con la materia può portare alla Liberazione e al Risveglio. Si può essere ricchi distaccati e disidentificati dal denaro e poveri attaccati e identificati al proprio ego spirituale.

Domenico Lisi


Profezie e metafore

Credo che la metafora sulla chiesa che crolla non sia finita. Penso che questo eminente tedesco che è crollato sia la metafora del crollo di un paese quale la Germania che da secoli ha determinato le sorti della storia per opera di alcuni suoi cittadini molto speciali: gli Illuminati di Baviera. Sta per accadere qualcosa di molto più grande, di cui non possiamo neanche immaginare. Quello che è successo col papa è solo l'inizio. Questa è la mia profezia. E come un profeta grido: aprite il Cuore e Risvegliatevi perché è giunta l'.... ORA!!!!!

Magia e mondo



nella Magia si dice che il mondo è quello che tu pensi che sia...

DIFFERENZA TRA STATO DI SONNO E STATO DI VEGLIA


DIFFERENZA TRA STATO DI SONNO E STATO DI VEGLIA

di J.G. Bennett 

Denison House, 16 Luglio 1951 - (Estratto)


Una volta svegli vi renderete conto che esistete. Se osservate voi stessi, vedrete come raramente è presente in voi qualcosa che corrisponde all'esperienza: "Io esisto, io sono presente qui e ora". Potreste avere questa esperienza, ma in un primo momento sarà solo nella vostra testa. Questo non è realmente essere svegli, si sta pensando di essere svegli. Tuttavia, è un inizio.

Capire la differenza tra stato di sonno e stato di veglia, è una delle basi su cui si fonda tutto il lavoro su noi stessi. Questa comprensione non può avvenire in una volta. Se si desidera raggiungerla, è necessario lottare per conservare l'esperienza interiore "io esisto - qui - ora!

In un primo momento, questo è molto difficile. Per quanto si possa desiderare di ricordare, si dimenticherà quasi immediatamente.

Il passo successivo è quello di capire perché non vi ricordate un fatto così semplice eppure così importante come la vostra esistenza. Una ragione è che vivete sempre nelle vostre associazioni. Questo è veramente uno stato di sogno. Nei sogni perdiamo il contatto con la nostra stessa esistenza.

Se portate alla vostra mente che state cercando di essere svegli, dovrete lottare ancora ed ancora per mantenervi nello stato in cui l'esperienza è presente: "Io esisto".

Se fate questo, vedrete che iniziate a ricordarlo più spesso, anche se probabilmente non sarete in grado di mantenerlo affatto meglio di prima. Potreste chiedervi: “ Da dove proviene questo impulso che mi fa ricordare? Di solito non ha nulla a che fare con le associazioni che sono in corso nella mia testa."

Da osservazioni di questo tipo, iniziate a capire che siete consapevoli, nella migliore delle ipotesi, solo di una piccola parte di voi stessi. Inizierete a comprendere che cosa intende il nostro Insegnamento quando ci dice che non abbiamo uno, ma parecchi cervelli differenti. Vedrete che a volte i vostri sentimenti, e talvolta anche la vostra parte istintiva si svegliano, ma in modo assai diverso e piuttosto separato dal cervello della testa. Anch'essi possono avere l'esperienza che "io esisto”, ma ce l'hanno a loro modo.

Quando sento che io esisto, non è nella mia testa, ma nel mio petto che ne ho esperienza. Quando il mio cervello istintivo comincia a svegliarsi, è attraverso le sensazioni, e sono consapevole della mia esistenza nella sensazione del mio corpo.

In seguito, vedrete che per essere svegli, nel vero senso della parola, tutti e tre i cervelli devono svegliarsi, e poi scoprirete anche come rimanere svegli. Vi renderete conto che un cervello non può mai rimanere sveglio da solo.

Nel frattempo, dovete provare molto duramente a capire cosa si intende nel dire che viviamo tutto il tempo nei sogni. Quasi mai avete una percezione diretta di una qualsiasi cosa. Mi avere sentito dire che a malapena avete mai visto nulla, sentito nulla, toccato qualcosa. Potete mangiare un pasto e non avere la percezione diretta di ciò che state mangiando o che cosa significa mangiare. Potete camminare attraverso i campi e guardare le colline ed il cielo, e non avere la percezione diretta di ciò che state vedendo. Come vi dico questo, potete rivoltarvi interiormente e dire a voi stessi: "No, non è vero. Quando sono in campagna, gioisco della natura, provo tutta la sua bellezza e freschezza". Tutto questo è opera vuota. Nulla di tutto ciò succede veramente. Sognate sulla Natura e su come è meravigliosa, ma non vedete o fate esperienza di nulla.

Perché posso dire questo? Perché è il modo in cui le cose avvengono nel sonno, e so che voi siete addormentati, sia che vi sedete qui e mi ascoltate, sia che andate a fare una passeggiata in campagna. Di questo non vi rendete conto. Dovete osservarlo e realizzarlo in prima persona. Tutto quello che vi succede è un sogno. Perché? Perché non c'è niente in voi che è in grado di non sognare. Non c'è niente in voi che è in grado di essere sveglio. Questo è ciò che dovete comprendere e realizzare voi stessi. Quando lo fate, tutto comincerà a cambiare, e anche il vostro futuro potrebbe essere diverso.


Copyright - J.G.Bennett and Elizabeth Bennett

Il mondo olistico e l'antipolitica

La società o lo stato personificati dalle istituzioni non riconosce ciò che non è categorizzato e istituzionalizzato. Ed è così che tende ad ignorare il settore olistico e spirituale. Non lo riconosce, perché la mente individuale o collettiva che sia riconosce solo ciò che conosce, ovvero ciò che ha creato essa stessa. Come fa la politica con l'antipolitica, cioè con Beppe Grillo. Ma l'onda anomala degli spiriti liberi come uno tsunami sta per arrivare... Cari grattaceli pieni di padroni e schiavi, attenti! sta arrivando il terremoto...

Ostinazione e povertà

Mentre osservavo un barbone alla stazione mi è venuto in mente: "ostinazione". Nella sua accezione piu negativa l'ostinazione è il persistere testardamente in una situazione. Ma cos'è che fa rimanere una persona in una condizione di malessere senza voler cambiare ?
Un barbone è una persona che si cala in uno stato di indigenza, in cui è privo di ogni genere di prima necessità ed é alla mercé della pietà degli altri. Perchè accade questo? I motivi evidenti non bastano a spiegare la causa reale. Depressione, crollo economico, crisi esistenziale, possono bastare a spiegare quello che nel tempo è degenerato in povertà estrema? A me non basta sapere che quella persona va in depressione e perde la voglia di vivere, oppure perde il lavoro e si trova senza i soldi per pagare l'affitto. Ci sono tanti clochard che hanno una famiglia benestante a cui potersi rivolgere. Addirittura alcuni clochard vengono trovati con parecchie banconote addosso. Allora come si spiega il voler vivere in quella situazione precaria?

Chiaramente in questo post rifletto sui casi di povertá estrema e non della condizione attuale della classe media italiana, improvvisamente scivolata in una condizione ai limiti della povertà.

Il motivo di fondo per cui una persona si ritrova a vivere come un clochard è perchè obbedisce alla voce della coscienza. Ma quale coscienza ? Non la sua, ma la coscienza del campo cosciente familiare. Ad esempio se nel suo campo c'è una colpa da espiare, il campo chiederà, attraverso un impulso fortissimo a qualcuno dei discendenti, di espiare attraverso la sua vita. In realtà non avviene nessuna espiazione, ma c'é solo una punizione cieca e inutile.
Il membro del campo cosciente sentirà l'impulso irresistibile di scegliere consciamente o inconsciamente condizioni che lo porteranno alla rovina, per obbedire a un'autopunizione.

La punizione potrà esprimersi in tantissimi modi, ma tutti accomunati da un destino drammatico. La colpa che crea un destino drammatico può nascere da una delle tantissime forme di ingiustizia e diventerà un preciso destino di uno o più discendenti. L'ingiustizia più pericolosa è quella perpetrata ai danni di consanguinei.

Il campo cosciente familiare agisce come un ipnotizzatore che avendo i suoi membri sotto ipnosi, e quindi in stato di incoscienza, li gestisce come meglio crede, manipolando il destino di ognuno secondo determinate leggi.

Il campo cosciente familiare ha un certo livello di coscienza che dipende dal livello di coscienza dei singoli membri. Quando uno o più elementi aumentano il proprio livello di coscienza, l'intero campo si eleva e di conseguenza muta le leggi e le condizioni che organizzano il suddetto sistema.

Nelle costellazioni familiari si possono vedere le cause profonde di un problema e intervenire. Ma quando c'è ostinazione non è possibile nessun intervento.