Intervista a Domenico Lisi del Club del Gatto di Rimini


Chi è Domenico Lisi ?

Domenico Lisi ha 41 anni, vive a Bologna ed è laureato in filosofia. È un ricercatore indipendente del bene piú prezioso: la conoscenza di se. Questo percorso lo ha portato a studiare con diversi insegnanti e a fare esperienze di crescita e guarigione. Ha seguito tra gli altri: Gabriella Mereu per la Terapia Verbale, Bert Hellinger per le Costellazioni Familiari, Alejandro Jodorowsky per la Psicomagia, Antonio Bertoli per i Tarocchi e la Psicogenealogia.
È fermamente convinto che si giudica dai risultati e si guida con l'esempio per cui tutto quello che propone è utile ed efficace.
Dopo aver insegnato per diverso tempo meditazione e Reiki, attualmente conduce stage di Destino e Scelta in cui impiega il metodo delle Costellazioni Familiari, della Psicogenealogia e della Psicomagia per scoprire la causa di un problema e risolverlo. Conduce anche serate di PsicoTarocchi in cui legge  pubblicamente i Tarocchi a chi lo chiede e in cui non legge uno pseudo futuro ma spiega il presente per dare la giusta direzione alla vita. 
Saltuariamente riceve privatamente.


Dopo il periodo di ricerca interiore e di lavoro su di te, cosa ti ha spinto a dedicare la tua vita a diffondere all’esterno gli insegnamenti acquisiti ? 

che lo ha spinto a portare, a tutti coloro che sono pronti, le sue conoscenze e la sue esperienze è stato un impulso interiore che ho percepito come obbligo di servizio. Una sera, in meditazione, ha sentito semplicemente: "vai". Al che ha risposto: "non ho molto da dare". "Tu vai e dai quel che puoi, il resto verrà da se". Questo è accaduto nove anni fa. Ora l'impulso che lo spinge é un atto d'Amore. La sua missione è portare Coscienza, Bellezza e Amore.



Se dovessi definire in poche parole che cos’è per te il “Lavoro su di sé”, cosa risponderesti ?

Il lavoro su di se è innanzitutto conoscenza di se. Conoscere se stessi porta a realizzare che siamo Coscienza Divina individualizzata. Ma per arrivare a questo occorre Amore, Consapevolezza di Se e Volontà. Occorre maturare una Coscienza o, come direbbe Gurdjieff, un'Anima.



Che cosa sono le "Costellazioni Familiari" e come integri psico-tarocchi e costellazioni nella vita urbana del 21° secolo, quali vantaggi ti danno questi strumenti e cosa possono dare agli altri?

costellazioni familiari sono un metodo eccezionale per andare a scoprire le cause dei problemi, blocchi o malattie che abbiamo. Scoperte le cause e consapevolizzate si va a creare la soluzione. Questo accade in un gruppo e la metafora che meglio spiega come si svolgono è quella di una scena teatrale in cui ci sono gli attori, la storia e il regista. Gli PsicoTarocchi sono uno strumento di conoscenza di se che diventano un libro sacro e magico tutte le volte che si ha bisogno di una risposta importante.
Nella vita di tutti i giorni sia il metodo delle costellazioni che i Tarocchi sono davvero strumenti che permettono di capire cosa c'è oltre l'apparenza, oltre l'inganno e le illusioni e scegliere la cosa piú giusta.


In questo periodo una delle parole più diffuse fra la gente è “crisi”, ci puoi dire qualcosa su questo tema ?

Quando si parla di crisi oggi si parla quasi esclusivamente di crisi economica. Questo fa capire che, come sempre nella storia, tutto ruota intorno al denaro. Sembra che il denaro sia tutto e non averne diventa la misura di quanto una persona vale. Denaro poco, vale poco. Quindi il sistema ha creato la crisi economica in cui viviamo per farci vivere nella paura, nella insicurezza e soprattutto nella schiavitù. Una schiavitù moderna non più fatta di catene ma di chip e carte di credito. Ma se ci poniamo da un'altra prospettiva, quella dell'Anima ci accorgiamo che tutto questo è un'illusione. Il senso del possesso e dell'accumulo non è più oggetto di ammirazione ma un imbruttimento dell'anima. Dal punto di vista dell'Anima esiste solo una crisi: quella di non essere capaci di Amare, di Creare e di esser Coscienti di se.

Ci puoi parlare della tua esperienza al Club del Gatto? Quale messaggio vuole dare, secondo te, l'Associazione Circolo Culturale Club del Gatto C.A.T. a livello sociale?

Il Club del gatto è la manifestazione a livello fisico di emozioni e idee di ragazzi che hanno la missione di portare a Rimini Luce e Amore attraverso insegnanti qualificati e validi. La mission è quella di risvegliare la Coscienza ed elevarla in romagna dove hanno sede. Questa è anche la missione di Domenico Lisi ed è per questo che l'Universo li ha fatti incontrare e lavorare insieme.




Siamo polli o risvegliati ?

Se non abbiamo come fine quello di maturare in noi un maggiore livello di Coscienza, siamo solo animali che vivono inconsciamente. Vivere inconsciamente significa non vivere per uno scopo spirituale. 
L'inconscio diventa sempre più conscio mano a mano che realizziamo uno stato di Presenza che ci porta verso il Centro dell'Universo, che coincide con il Centro di se stessi. 
Se si vive inconsciamente, soddisfacendo solo i bisogni primari, siamo solo cibo per esseri più evoluti di noi. Come le piante vivono con lo scopo di nutrire animali vegetariani, come gli animali vegetariani vivono con lo scopo di nutrire animali carnivori, così noi viviamo per nutrire esseri umani più evoluti di noi o razze extraterrestri che, buoni o cattivi che siano, sono superiori a noi. Gli sciamani li chiamano semidei. 

Tutto concorre a maturare Coscienza: minerali, piante, animali, umani. La differenza la fa solo il livello di Coscienza di una specie, una razza, un gruppo o per sintetizzare un campo morfico. 
Noi abbiamo i polli nelle stie che alleviamo per mangiare, o abbiamo gli orti per mangiare, gli esseri superiori hanno gli umani allevati di cui si nutrono. Certo non si nutrono delle loro carni, ma di qualcosa molto più sottile come le emozioni e i pensieri. La maggior parte dei lettori inorridiranno a queste affermazioni e dichiareranno che non si sentono chiusi in stie o allevamenti, ma l'essere umano non può rendersi conto di queste gabbie fino a quando non decide di risvegliarsi, ovvero di uscire da questa trappola. Queste gabbie non sono esterne a noi ma sono nella nostra mente, più precisamente nel nostro inconscio. Sono invisibili e difficili da rompere. Tutte le volte che vorremmo liberarci da una abitudine, un vizio, una dipendenza e non ci riusciamo è semplicemente perché siamo in una gabbia. Rompere un'abitudine è come rompere delle sbarre di acciaio. 

Ma perché ci mettono in queste stie ? perché invidiare, per esempio, è una emozione e le emozioni creano energie. Questa energia è il nutrimento. Ora, se questa emozione la viviamo inconsapevolmente la esprimeremo, ovvero la emetteremo all'esterno e ciò diventerà cibo per Esseri che non vediamo perché su frequenze più alte di quelle umane. 
Questo riguarda soprattutto le emozioni negative e siccome normalmente emettiamo questo genere di emozioni attiriamo predatori che si nutrono prevalentemente di questa qualità energetica. Se emettessimo soprattutto emozioni positive attireremmo Esseri positivi che si nutrono della frequenza energetica, ad esempio, della gioia o della condivisione i quali non solo ci manterrebbero in salute ma ci aiuterebbero anche a uscire dalla prigione dell'io.
Ad esempio l'angelo custode si nutre di emozioni positive, più ne produciamo e più abbiamo la possibilità di "sentirlo" e comunicare con Lui.
Inoltre le emozioni positive concorrono a risvegliarci perché ci collegano con le Emozioni superiori, quelle del corpo di Luce. 
E' molto difficile mantenersi su una frequenza alta, vibrare emozioni positive, perché coloro che hanno fame hanno continuamente voglia di cibo (come i paesi consumistici) e quindi aumentano la produzione di umani da allevamento che tradotto sarebbe l'aumento demografico della terra. 
Molti si chiedono, giustamente: se esiste la reincarnazione come mai ci sono così tanti abitanti sulla terra ? da dove vengono le loro anime ? infatti le popolazioni sottosviluppate hanno embrioni di anime nuove, che vivono la loro prima incarnazione sulla terra.


Ciò che può salvarci dalla trappola è sviluppare la Coscienza individuale, che tradotto significa maturare il Corpo di Luce o Corpo della Coscienza.

Le 10 regole per il controllo sociale di Noam Chomsky


Noam Chomsky è uno dei più grandi intellettuali viventi. In questo suo scritto spiega in parole semplici come il sistema controlla i suoi schiavi. Quasi tutti gli esseri umani sono schiavi. Una schiavitù moderna, senza catene fisiche o sbarre, ma fatto di chip e denaro elettronico. Il sistema sono tutte quelle persone che vivono dormendo, vivono in un sogno che non è il loro ma di un piccolissimo gruppo di individui che controllano il sogno della massa. Per millenni è stata la religione a controllare ciò che la gente doveva sognare attraverso la paura dell'inferno e la promessa del paradiso. Oggi sono le banche che controllano il sogno collettivo attraverso il governo del denaro. Manovrano i nostri desideri e i nostri bisogni superflui per renderci schiavi di ciò che non ci serve ma di cui siamo drogati e assuefatti. Il sistema è un organismo vivente fatto di tutti gli esseri umani che vivono sulla terra e che non possono fare a meno del denaro e di ciò che si può comprare col denaro. Il sistema siamo noi che dormiamo e che ci droghiamo di inutilità.
Questo è quello che Chomsky scrive:
L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche.
1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 – La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 – La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti…
7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. Far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori” (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…
9 – Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di repressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.


Perchè russa ?


Studiando le persone che russano ho scoperto delle cose molto interessanti. Ad esempio che il russare è un modo dell'inconscio di comunicare un disagio. E' come se l'inconscio dicesse questa frase: 
"non ce la faccio più !". 
Infatti ho scoperto che chi russa, specialmente quando il rumore diventa insopportabile per chi dorme vicino, ha fatto il pieno di una certa situazione. Ma più in generale ha fatto il pieno in ogni ambito del suo vivere. Si perché spesso chi russa è una persona che fa fatica o gli è quasi impossibile dire di "no". E' una persona servizievole, a disposizione di tutti e che non osa offendere nessuno. Insomma, se dovessimo tirar fuori i fiori di Bach parleremmo di un tipo Centaury e Agrimony perchè non riesce a dirlo e fa finta che va tutto bene.
Ad esempio sul lavoro o nel rapporto di coppia non ne può più di tutta la gente che continua a chiedergli qualcosa. Ma siccome fa fatica a dire che non ne può più nel sonno lo esprime con rumori spesso insopportabili per chi gli dorme accanto.
E' come se l'inconscio dicesse "stammi lontano" perché non ti sopporto più, ma non è del partner che non ne può più (a volte può essere) ma del fatto che in generale ha fatto il pieno e questa condizione è diventata costitutiva della sua personalità. 
Il russatore incallito ha fatto il "pieno"e fa finta che va tutto bene.
Chi russa normalmente è considerato dagli altri un "buono, una persona sempre disponibile su cui si può contare.
L'inconscio vive questo disagio psichico come una sorta di oppressione e il russare diventa un monologo noioso e insopportabile. A volte è come se chi russa volesse fare un dispetto a chi gli sta vicino.
La medicina ha le sue risposte a questo problema ma per me i fattori fisiologici o anatomici dipendono da questo motivo. 

PsicoTarocchi a Milano



Scopi e Finalità





Siamo venuti al mondo per aiutare l'Universo a creare più Coscienza.

Papa e Tarocchi


Questo papa mi piace.

E' stato eletto il 13-3-13, nei tarocchi il 13 è l'arcano senza nome (la morte) che rappresenta la trasformazione. L'arcano 13 con una falce taglia via il passato per far posto al nuovo, è indifferente alle illusioni della materia come gli ori e le glorie. Falcia tutto ciò che è inutile. 





L'arcano 3 è l'imperatrice: l'archetipo dell'energia prorompente e rinnovatrice. sicuramente porterà nuova energia nel suo contesto, la chiesa, e tanto tanto cambiamento. L'imperatrice è energia appassionata, fuoco sacro che si manifesta nella natura a primavera, quando la vita riceve nuovo slancio dopo un inverno rigido e triste (ehm... mi ricorda il predecessore).
Di nuovo il 13, l'arcano senza nome, che conferma ulteriormente la trasformazione e il cambiamento, senza farsi prendere in giro dalle effimere chimere del potere e del denaro.





In questa rappresentazione Giotto dipinge un Francesco che sorregge la Chiesa come una colonna. Rappresenta un sogno che Innocenzo III fece in cui un umile frate avrebbe aiutato la chiesa a non crollare.








 
E poi c'è qualcosa che mi accomuna a questo simpatico pastore. 
Il giorno prima delle dimissioni del precedente papa mi era successo qualcosa di molto strano, avevo vissuto un momento di stallo, strano e inusuale per me. Ieri il nuovo papa è nato (quando viene eletto un nuovo papa è come se fosse creato, infatti i cardinali vengono "creati") alle 19 e 6 minuti. Sono nato il 19/6. Il nonno del papa nel 1929 viveva in una casa di campagna del piemonte. Mio padre è nato nel 1929.

Sono certo che ci sono delle sincronicità che dovrò osservare con attenzione, anche se sono molto distante dalla chiesa come da qualsiasi religione perchè non ho più bisogno di qualcuno che mi parli di Dio. Perchè Dio lo riconosco in ogni cosa.
Ma sono sempre molto contento quando c'è un uomo con il Cuore aperto che dirige un sistema cosi grande come la Chiesa.

Grazie Spirito Santo. Adesso c'è da sistemare l'Italia.

La povertà NON è un valore

Facendo stage di Destino e Scelta, un seminario di costellazioni familiari e spirituali, mi accorgo sempre di più che molte persone hanno come valore la povertà. In alcuni casi questo valore si cela dietro un più accettabile "non avere nessuna proprietà" ma oggigiorno non è possibile vivere senza possedere qualche bene mobile o immobile, a meno che non sei un frikkettone arrabbiato col mondo o un Maestro che si nutre di sola Luce solare...

Accade che mi viene chiesto di indagare sui motivi per cui non si riesce a vivere nell'abbondanza o nel benessere e mi accorgo che nel sistema di questa persona c'è un io che rifiuta possessi o ricchezza. Questo io si chiama: "ego spirituale".

Qualche parola di psicologia esoterica.
Le cosiddette convinzioni o credenze che boicottano i nostri obiettivi sono parti di noi, sono abitanti del nostro ambiente psichico. In pratica sono "io" che costituiscono la nostra identità. La nostra personalità non è fatta di un solo io ma di tantissimi io. Molto spesso questi io sono in lotta tra di loro e solo raramente si trova una personalità con io che cooperano tra di loro o addirittura che formano un esercito coeso. Come ben sa chi conosce il percorso di Risveglio siamo una folla e questa folla raramente è guidata da un governante, normalmente la gente non ha un governatore che gestisce il popolo chiamato personalità. L'essere umano ha circa tre cervelli, normalmente scollegati fra loro (e questo è un grosso problema che allontana da una crescita spirituale) e ognuno di essi ha i propri io.
Tra questi vi sono alcuni molto potenti che, pur non essendo dei governanti, per la loro forza si impongono agli altri. Questa forza gliela diamo noi senza saperlo.

Tra questi io è comune trovare l'io spirituale che non è la nostra Anima e nemmeno il nostro Essere Essenziale. Si crede la nostra Anima e ce lo fa credere (e noi ci crediamo) ma è solo un frammento della mente come tutti gli altri. Per un non risvegliato è impossibile riconoscerlo perchè non può confrontarlo con la vera Anima. Solo quando si intraprende un vero percorso di risveglio possiamo vedere l'Invisibile in noi e identificarci con esso. Una delle differenze che distingue l'Anima dall'io spirituale è che la prima non giudica, l'altro invece giudica perchè è mente.

Come tutti gli io anche l'io spirituale è forgiato dal campo morfogenetico a cui apparteniamo. A questo progetto contribuisce principalmente l'albero genealogico, poi il sistema sociale, culturale, religioso in cui nasciamo e le esperienze che viviamo. Noi che apparteniamo alla cultura cristiana (non giudeo-cristiana) abbiamo ricevuto tra gli altri io anche un io spirituale che riconosce la povertà come un valore. Questa è una delle principali cause dei problemi economici e finanziari che abbiamo. I gruppi di potere che vogliono mantenerci schiavi usano questo io a nostro sfavore e a loro favore attraverso gli strumenti di manipolazione di massa: mass media, religione, politica, economia, desideri inutili e soprattutto attraverso le tecniche subliminali sempre più sofisticate.
Questo io crede che solo attraverso la povertà si potrà essere felici. Poichè la felicità non appartiene a questo mondo, ma all'altro. Questo mondo essendo materiale è dominio del "principe del mondo" che nella tradizione cristiana sarebbe il diavolo. Solo l'aldilà è la sede di dio. Quindi l'aldiqua è regno del diavolo, l'aldilà è regno di dio. Per la religione il qui e ora è il diavolo, il passato (la tradizione) e il futuro (la speranza) sono il regno di dio. Tutto ciò è la falsità di cui siamo convinti. Molti lettori penseranno che loro non hanno niente a che vedere con la religione e quindi ne sarebbero estranei. A costoro rispondo che questo programma sfugge al loro controllo perchè fa parte del reame inconscio, anche se pensano di non averlo se vivono una vita precaria e povera vuol dire che hanno il programma. Gli io sono sempre attivi, anche quando dormiamo e si trovano sotto la soglia del nostro stato di veglia, la cosiddetta coscienza vigile.
La speranza nel futuro e nell'aldilà è materiale mentale e per niente spirituale.

Attraverso un lavoro di consapevolizzazione e liberazione è possibile disattivare questo programma.
Ovviamente ci sono persone molto resistenti a questa liberazione: da un lato si lamentano della loro difficoltà e dall'altra vorrebbero vivere nell'abbondanza. Non riescono a liberarsi dall'idea/io di: spirituale è povero. A queste persone dico che il vero problema antispirituale è: l'attaccamento alla materia e la identificazione con i loro beni. Questo allontana dall'Anima e dal vero Dio. Solo il distacco e la disidentificazione con la materia può portare alla Liberazione e al Risveglio. Si può essere ricchi distaccati e disidentificati dal denaro e poveri attaccati e identificati al proprio ego spirituale.

Domenico Lisi


Profezie e metafore

Credo che la metafora sulla chiesa che crolla non sia finita. Penso che questo eminente tedesco che è crollato sia la metafora del crollo di un paese quale la Germania che da secoli ha determinato le sorti della storia per opera di alcuni suoi cittadini molto speciali: gli Illuminati di Baviera. Sta per accadere qualcosa di molto più grande, di cui non possiamo neanche immaginare. Quello che è successo col papa è solo l'inizio. Questa è la mia profezia. E come un profeta grido: aprite il Cuore e Risvegliatevi perché è giunta l'.... ORA!!!!!

Magia e mondo



nella Magia si dice che il mondo è quello che tu pensi che sia...

DIFFERENZA TRA STATO DI SONNO E STATO DI VEGLIA


DIFFERENZA TRA STATO DI SONNO E STATO DI VEGLIA

di J.G. Bennett 

Denison House, 16 Luglio 1951 - (Estratto)


Una volta svegli vi renderete conto che esistete. Se osservate voi stessi, vedrete come raramente è presente in voi qualcosa che corrisponde all'esperienza: "Io esisto, io sono presente qui e ora". Potreste avere questa esperienza, ma in un primo momento sarà solo nella vostra testa. Questo non è realmente essere svegli, si sta pensando di essere svegli. Tuttavia, è un inizio.

Capire la differenza tra stato di sonno e stato di veglia, è una delle basi su cui si fonda tutto il lavoro su noi stessi. Questa comprensione non può avvenire in una volta. Se si desidera raggiungerla, è necessario lottare per conservare l'esperienza interiore "io esisto - qui - ora!

In un primo momento, questo è molto difficile. Per quanto si possa desiderare di ricordare, si dimenticherà quasi immediatamente.

Il passo successivo è quello di capire perché non vi ricordate un fatto così semplice eppure così importante come la vostra esistenza. Una ragione è che vivete sempre nelle vostre associazioni. Questo è veramente uno stato di sogno. Nei sogni perdiamo il contatto con la nostra stessa esistenza.

Se portate alla vostra mente che state cercando di essere svegli, dovrete lottare ancora ed ancora per mantenervi nello stato in cui l'esperienza è presente: "Io esisto".

Se fate questo, vedrete che iniziate a ricordarlo più spesso, anche se probabilmente non sarete in grado di mantenerlo affatto meglio di prima. Potreste chiedervi: “ Da dove proviene questo impulso che mi fa ricordare? Di solito non ha nulla a che fare con le associazioni che sono in corso nella mia testa."

Da osservazioni di questo tipo, iniziate a capire che siete consapevoli, nella migliore delle ipotesi, solo di una piccola parte di voi stessi. Inizierete a comprendere che cosa intende il nostro Insegnamento quando ci dice che non abbiamo uno, ma parecchi cervelli differenti. Vedrete che a volte i vostri sentimenti, e talvolta anche la vostra parte istintiva si svegliano, ma in modo assai diverso e piuttosto separato dal cervello della testa. Anch'essi possono avere l'esperienza che "io esisto”, ma ce l'hanno a loro modo.

Quando sento che io esisto, non è nella mia testa, ma nel mio petto che ne ho esperienza. Quando il mio cervello istintivo comincia a svegliarsi, è attraverso le sensazioni, e sono consapevole della mia esistenza nella sensazione del mio corpo.

In seguito, vedrete che per essere svegli, nel vero senso della parola, tutti e tre i cervelli devono svegliarsi, e poi scoprirete anche come rimanere svegli. Vi renderete conto che un cervello non può mai rimanere sveglio da solo.

Nel frattempo, dovete provare molto duramente a capire cosa si intende nel dire che viviamo tutto il tempo nei sogni. Quasi mai avete una percezione diretta di una qualsiasi cosa. Mi avere sentito dire che a malapena avete mai visto nulla, sentito nulla, toccato qualcosa. Potete mangiare un pasto e non avere la percezione diretta di ciò che state mangiando o che cosa significa mangiare. Potete camminare attraverso i campi e guardare le colline ed il cielo, e non avere la percezione diretta di ciò che state vedendo. Come vi dico questo, potete rivoltarvi interiormente e dire a voi stessi: "No, non è vero. Quando sono in campagna, gioisco della natura, provo tutta la sua bellezza e freschezza". Tutto questo è opera vuota. Nulla di tutto ciò succede veramente. Sognate sulla Natura e su come è meravigliosa, ma non vedete o fate esperienza di nulla.

Perché posso dire questo? Perché è il modo in cui le cose avvengono nel sonno, e so che voi siete addormentati, sia che vi sedete qui e mi ascoltate, sia che andate a fare una passeggiata in campagna. Di questo non vi rendete conto. Dovete osservarlo e realizzarlo in prima persona. Tutto quello che vi succede è un sogno. Perché? Perché non c'è niente in voi che è in grado di non sognare. Non c'è niente in voi che è in grado di essere sveglio. Questo è ciò che dovete comprendere e realizzare voi stessi. Quando lo fate, tutto comincerà a cambiare, e anche il vostro futuro potrebbe essere diverso.


Copyright - J.G.Bennett and Elizabeth Bennett

Il mondo olistico e l'antipolitica

La società o lo stato personificati dalle istituzioni non riconosce ciò che non è categorizzato e istituzionalizzato. Ed è così che tende ad ignorare il settore olistico e spirituale. Non lo riconosce, perché la mente individuale o collettiva che sia riconosce solo ciò che conosce, ovvero ciò che ha creato essa stessa. Come fa la politica con l'antipolitica, cioè con Beppe Grillo. Ma l'onda anomala degli spiriti liberi come uno tsunami sta per arrivare... Cari grattaceli pieni di padroni e schiavi, attenti! sta arrivando il terremoto...

Ostinazione e povertà

Mentre osservavo un barbone alla stazione mi è venuto in mente: "ostinazione". Nella sua accezione piu negativa l'ostinazione è il persistere testardamente in una situazione. Ma cos'è che fa rimanere una persona in una condizione di malessere senza voler cambiare ?
Un barbone è una persona che si cala in uno stato di indigenza, in cui è privo di ogni genere di prima necessità ed é alla mercé della pietà degli altri. Perchè accade questo? I motivi evidenti non bastano a spiegare la causa reale. Depressione, crollo economico, crisi esistenziale, possono bastare a spiegare quello che nel tempo è degenerato in povertà estrema? A me non basta sapere che quella persona va in depressione e perde la voglia di vivere, oppure perde il lavoro e si trova senza i soldi per pagare l'affitto. Ci sono tanti clochard che hanno una famiglia benestante a cui potersi rivolgere. Addirittura alcuni clochard vengono trovati con parecchie banconote addosso. Allora come si spiega il voler vivere in quella situazione precaria?

Chiaramente in questo post rifletto sui casi di povertá estrema e non della condizione attuale della classe media italiana, improvvisamente scivolata in una condizione ai limiti della povertà.

Il motivo di fondo per cui una persona si ritrova a vivere come un clochard è perchè obbedisce alla voce della coscienza. Ma quale coscienza ? Non la sua, ma la coscienza del campo cosciente familiare. Ad esempio se nel suo campo c'è una colpa da espiare, il campo chiederà, attraverso un impulso fortissimo a qualcuno dei discendenti, di espiare attraverso la sua vita. In realtà non avviene nessuna espiazione, ma c'é solo una punizione cieca e inutile.
Il membro del campo cosciente sentirà l'impulso irresistibile di scegliere consciamente o inconsciamente condizioni che lo porteranno alla rovina, per obbedire a un'autopunizione.

La punizione potrà esprimersi in tantissimi modi, ma tutti accomunati da un destino drammatico. La colpa che crea un destino drammatico può nascere da una delle tantissime forme di ingiustizia e diventerà un preciso destino di uno o più discendenti. L'ingiustizia più pericolosa è quella perpetrata ai danni di consanguinei.

Il campo cosciente familiare agisce come un ipnotizzatore che avendo i suoi membri sotto ipnosi, e quindi in stato di incoscienza, li gestisce come meglio crede, manipolando il destino di ognuno secondo determinate leggi.

Il campo cosciente familiare ha un certo livello di coscienza che dipende dal livello di coscienza dei singoli membri. Quando uno o più elementi aumentano il proprio livello di coscienza, l'intero campo si eleva e di conseguenza muta le leggi e le condizioni che organizzano il suddetto sistema.

Nelle costellazioni familiari si possono vedere le cause profonde di un problema e intervenire. Ma quando c'è ostinazione non è possibile nessun intervento.

Sono uscito fuori dal corpo


Stamani ho fatto una meditazione particolare in cui sono uscito dal corpo e non visualizzare di uscire, che è ben diverso. Ho fatto un "viaggio astrale".

E’ stata una sensazione bellissima, galleggiavo nell’aria e mi potevo spostare semplicemente muovendo l’aria. Dopo aver visto il mio corpo seduto da diverse angolazioni ho sentito che dovevo “salire” e cosi ho cominciato a sollevarmi fino al soffitto. Son rimasto li sospeso per un po, sentendomi come un palloncino che sale verso l’alto e si ferma al soffitto. 
Poi ho deciso di seguire una sensazione e mi sono lasciato andare per attraversare i muri e ritrovarmi sopra la palazzina in cui abito. Continuavo a salire e siccome non era una semplice visualizzazione mi sono trovato subito nello spazio dove ho raggiunto una grande luce. Era come una sfera, e mi ha dato l’idea di entrare in un’astronave sferica. Li ho fatto l’esercizio di presenza e ricordo di se, ripetendomi più volte “IO SONO”, ma non pronunciandolo in italiano, ero solo consapevole del significato del verbo. Ad un certo punto mi sono lasciato andare, come se mi rilassassi e a quel punto ho visto degli Esseri. 

Ho cercato di vederli bene e avevano la forma umanoide, cioè con gambe e braccia, slanciati, mi sembravano alti, ma lì le dimensioni non avevano nessun significato, quindi dire alto o basso era solo una mia proiezione. Il colore del loro corpo ha attirato la mia attenzione sembrava un celeste elettrico o metallico, forse un colore carta da zucchero ma luminoso. Ne ho percepiti solo 2 ma potevano essere anche di più. Con uno in particolare sono entrato in contatto. Si è avvicinato chinandosi verso di me, e io gli ho chiesto di darmi informazioni e conoscenze per il lavoro di Risveglio che sto facendo ed è come se mi avesse infilato nel terzo occhio una memoria, come quelle che si aggiungono ai telefonini per caricare dei dati. Poi mi ha messo le “mani” sulla testa come a voler passare qualcosa. Gli ho chiesto se esistono tra loro maschi e femmine e ho visto che si è avvicinata un’altra entità che mi ha toccato l’ombellico e mi ha fatto percepire il significato di femminilità, non ho visto organi genitali ma il senso della femminilità, ed è stato come riuscire a capire, ad esempio, un fiore da infiniti punti di vista.
Dopo un po mi sono accorto che dovevo rientrare nel corpo o riprendere il contatto con la mia dimensione (tridimensionale) ma non ne avevo tanta voglia, e cosi, anche sollecitato dal mio Amico, sono sceso giu e mi sono trovato improvvisamente sopra la palazzina in cui abito e lentamente, come se fossi un elicottero, sono sceso fin dentro il mio corpo e ho aperto gli occhi.

E’ stata una bellissima esperienza, non una semplice visualizzazione in cui con la mente si va in posti immaginari. I viaggi mentali li conosco bene e questo era completamente diverso. Potrei dire che è stato un vero viaggio astrale in piena coscienza. La prova più semplice ed evidente è che ho vissuto una grande pace per tutta l’esperienza e l’altra prova è che non ho fatto alcuno sforzo, a differenza delle visualizzazioni mentali.
Certo è che i messaggi, le informazioni e tutto quello che ho ricevuto si manifesteranno attraverso il mio cervello in questi giorni e cosi saprò il significato di questa esperienza.
Si perchè una esperienza è reale solo quando ha un senso, un significato più grande di noi, grande quanto l’umanità. Le esperienze sono soprannaturali o sacre solo se hanno una utilità per tutti. Anche se fosse la soluzione di un mio problema diventa lo stesso universale perchè saprò poi come aiutare un mio simile che si trova nello stessa situazione.
Attraverso questa esperienza ho capito anche un’altra cosa. Ho capito perchè nei messaggi dei profeti o delle più recenti canalizzazioni non si danno soluzioni ai problemi quotidiani. Perchè in quelle dimensioni i problemi che affliggono la quotidianità non esistono e gli Esseri che abitano quelle regioni non riescono a comprendere cosa vuol dire l’affitto da pagare, i soldi che mancano, le malattie, il partner che ci ha lasciato. In quelle dimensioni il corpo, con tutti i suoi travagli, non c’è. Esiste solo il senso delle cose. Esiste solo lo scopo di evolvere. Evolvere è come il bisogno di nutrirsi o di respirare, è vitale. Quindi chi abita quei piani ha interesse solo alla evoluzione, l’evoluzione dell’Universo. E l’evoluzione sembra che abbia un solo significato: elevare il livello della Coscienza.

Niente per me che non sia anche per gli altri
Alejiandro Jodorowsky.

Felicita e Corpo

È vero che la Felicità è uno stato dell'Anima ma la si vive con il corpo. Un corpo felice è un corpo animato!

Scava!

La luce della Coscienza la si trova nell'oscuritá dell'inconscio. Vuoi conoscere? Scava!

Che vuol dire perdonare?

Per me perdonare significa vedere quello che mi è successo con gli occhi dell'Anima.

Maghi e stato


Cosa fare in questo momento dove lo stato in cui viviamo ci nega il diritto ad essere felici ? E cosa vuol dire essere felici ?
Felicità significa poter esprimere il nostro Essere Essenziale attraverso il lavoro, attraverso quello che ci piace fare. Fare un lavoro che non ci piace o che ci rende infelici vuol dire tradire la nostra Anima.

Allora cosa fare? Fare come i Maghi che creano ricchezza dentro di loro, visualizzano, invocano le Forze Incognite e poi aspettano che la loro realtà interiore si realizzi esteriormente. Ma sanno bene che devono essere anche disposti a seguire il Flusso dell'Universo affinchè l'interno sia riflesso dell'esterno....

Ricchezza e monopoli di stato

Certo é che c'è la volontà metodica e perversa di mantenere povero questo paese. L'unica ricchezza permessa è quello di stato. Cosi come per il sale, il gioco, i tabacchi esiste un monopolio di stato per chi può essere ricco o diventare ricco: i politici, lo stato. Tutti gli altri, noi cittadini, non abbiamo diritto ad essere ricchi. In questo paese per diventare benestante devi fare come i politici.....e non dico qual'è quel fare perché è sotto gli occhi di tutti. Non è giusto. Tutti hanno diritto a diventar ricchi onestamente.
In questo paese anche chi era ricco o benestante si sta impoverendo. C'è la caccia alle streghe.... o meglio la caccia ai ricchi.
O cambia qualcosa o cambio io..... cittadinanza.
Dom


Se conosci le tue origini, se sai da dove provieni, puoi sapere dove stai andando. Ma ancora meglio puoi SCEGLIERE dove andare.

Realizzarsi



Se non riesci a realizzarti occore che tu ti chieda perchè la coscienza familiare a cui appartieni te lo impedisce...

Lo scopo


 Lo scopo dell'umanità, dell'albero genealogico e dell'individuo è quello di elevare il livello di Coscienza fino a raggiungere la Coscienza Divina. E' un processo lento e inesorabile...