mal di schiena, altro caso di terapia verbale
Conosco su facebook una ragazza perchè interessata ai miei corsi. Chattando di argomenti energetici mi parla di un forte dolore alla schiena che da anni la tormenta. Fa un lavoro di ufficio e quindi deve restar seduta per molte ore al giorno e questa sedentarietà acuisce il dolore.
Indagando scopro che il dolore è iniziato 11 anni fa. Chiedo cos´è successo 11 anni fa e scopro che ha lasciato un ragazzo che la trattava male con violenze psicologiche e a volte anche fisiche.
Capisco subito che c´è un collegamento tra il suo dolore localizzato nella zona dei lombi, tra una vertebra e l´altra, e le spiego che non ha lasciato andare ancora il trauma che ha vissuto con quell´uomo. Le chiedo di ricordare questo ragazzo e di metterlo, con una semplice visualizzazione, nel punto esatto dove le faceva male. Le dico: "ricorda questo ragazzo, la sua violenza e aggressività. Ora visualizzalo come un puntino e mettilo esattamente dove ti fa male". Qualche minuto dopo il dolore sparisce definitivamente e a distanza di tempo non si è ripresentato più.
Normalmente il dolore ai lombi si riferisce a un conflitto con il lavoro che si fa, ma in questo caso la situazione era diversa. Nella terapia verbale c'è il cliente, non la malattia.
un caso di terapia verbale
Riporto una lettera che mi ha scritto una ragazza per interpretare il suo problema con la terapia verbale:
Salve Domenico, Da un mese circa mi è venuta una sorta di blefarite o allergia agli occhi,
praticamente alle palpebre superiori (in particolare occhio sinistro) esattamente dove in genere mi trucco
mi viene una striscia rossa, le pelapebre si gonfiano, gli occhi bruciano ho scarsa lacrimazione.
Se non mi trucco la cosa migliora considerevolmente ma non passa del tutto.
Non ho cambiato trucchi ma sono diventata improvvisamente allergica a quelli che ho sempre usato.
La cosa mi infastidisce particolarmente perchè non mi piaccio senza gli occhi truccati.
Risposta:
la domanda è: sei stata vista e giudicata per la tua sessualità, forse perchè hai fatto o ti sei comportata in una maniera che è stata disprezzata e umiliata nella tua femminilità ? E´ stata la critica di una donna ?
E questo fatto che è successo ti fa arrabbiare ancora moltissimo ma non lo esprimi nemmeno col pianto, risaltare la femminilità ti ha portato una umiliazione.
Ti suggerisco di scrivere il nome e il cognome della persona che ti ha umiliato con il trucco per gli occhi, buttare il foglietto nel water, farci la pipi sopra e tirare lo sciaquone. Dopo una settimana fai il rito della medaglietta.
Risposta:
Grazie mille domenico!
La tua interpretazione mi ha lasciato senza parole perchè questo è come dire uno dei mie problemi principali in assoluto.
Mi hanno sempre cirticato per il mio modo di vivere la femminilità e la sessualità, ma sono stati quasi sempre gli uomini. Infatti la prima volta che ho ricevuto una critica di questo genere (nel 94) dal ragazzo con il quale stavo mi si è bloccata la vescica e da allora non funziona più (avevo un lipoma congenito alla colonna vertebrale per cui sono stata operata ed è risultata una vescica neurologica ma prima di allora non avevo avuto problemi e funzionava perfettamente!!!). Quindi queste critiche hanno influenzato la mia salute negativamente in maniera eclatante ed è un pattern ricorrente.
Spesso l'interpretazione del problema in chiave metaforica estingue il problema. In alcuni casi è utile dare qualche atto psicomagico che rinforzi la presa di coscienza.
la tana del bianconiglio
E' divertente vedere la gente quando gli proponi la pillola rossa. Il lamento perpetuo della vittima è una ghiottoneria per quelli che ti hanno educato a vivere nella rassegnazione. La chiesa, per esempio, ci ha convinti appena nati che siamo dei peccatori. Siamo dei debitori nei confronti di Dio. La stessa cosa lo stato: ci ricorda che abbiamo un debito pubblico gia dalla tenera età, nemmeno il tempo di fare la prima poppata e gia ci ricorda che siamo indebitati fino al collo. Io non sono un esperto di economia ma di scienze religiose ed esoterismo si. So quindi che le istituzioni sono unite nel installare nel nostro subconscio tutte le possibili convinzioni per farci vivere nella colpa, nella paura, nella tristezza, nel dolore. Ovviamente anche la medicina si è ritagliata la sua bella fetta di mercato nel nostro subconscio facendoci credere che siamo potenzialmente malati e che appenna nati, nemmeno il tempo di scoreggiare che dobbiamo assolutamente vaccinarci, pena una malattia che certamente ci arriverà. Arriverà, arriverà.... se sono certi un motivo ci sarà..... Il problema più grosso non sono gli errori di medici imbecilli o ignoranti ma la paura che ci vuole inoculare il pensiero medico che pontifica dogmi incontestabili.
E cosi quando qualcuno ti fa vedere che sono solo paure causate apposta per farci emettere determinate emozioni negative, non ci credi. Pensi che le bugie le sta dicendo chi ti vuole aprire gli occhi.Le convinzioni che abbiamo nella nostra mente producono emozioni pesanti, negative che sono il cibo di esseri che vivono su un piano molto vicino al nostro tridimensionale e che ispirano i nostri gran simpaticoni....
Ricordi...
Quando ero ancora in Puglia e stavo decidendo cosa avrei dovuto fare da grande, lavoravo molto su di me. All'epoca, nel 2004, gestivo con mia sorella un erboristeria nel mio paese di origine, Locorotondo.
Mi ero trasferito da Roma, in cui avevo studiato in seminario e stavo per laurearmi in filosofia. L'esperienza dell'erboristeria mi stava maturando molto perchè avevo capito che tutti gli studi esoterici potevano essere utili per aiutare me stesso e gli altri. Mi resi conto che tutti gli studi che avevo fatto non servivano a nulla se poi non avevano un'applicazione pratica. Oggi quelle intuizioni mi sembrano scontate ma all'epoca non lo erano per niente.
Cominciai a frequentare corsi e lezioni di medicina naturale, fiori di Bach, iridologia, ricevetti il 1°, 2° e il 3° livello di Reiki ed altri seminari che aprirono la mia mente e mi introdussero nel meraviglioso mondo della guarigione naturale. Tutto questo lavoro aiutò prima di tutto me stesso e poi cominciai ad applicare sugli altri le mie conoscenze teoriche e pratiche. I primi tempi, le mie cavie erano amici e parenti che ben volentieri si sottoponevano ai trattamenti energetici e alle novità che apprendevo. I primi tempi non vedevo notevoli risultati, ma col tempo e l'esperienza riuscivo ad ottenere risultati significativi sul benessere delle persone che si facevano trattare. Sparivano dolori, si calmavano emozioni turbolenti, e soprattutto riuscivo a "sentire" energeticamente chi stava sotto le miei mani.
In quel periodo cominciai anche a meditare sia con la Merkaba e poi con una meditazione in cui semplicemente abbassavo le onde cerebrali e facevo richieste al Creatore di Tutto cio che è. Questa meditazione mi aiutò moltissimo su tutti i piani e soprattutto sul raggiungimento dei miei obiettivi.
Capii grazie a questa meditazione, che oggi chiamo Theta Prayer, che il lavoro su di se va fatto su due coordinate, è come la croce degli elementi. L'asse orizzontale è il lavoro energetico e l'asse verticale è il lavoro spirituale.
Il lavoro energetico è quello che si fa per ottimizzare e sviluppare i nostri corpi sottili, mentre il lavoro spirituale è quello che serve per realizzare la consapevolizzazione della propria Identità divina.
Non tutti hanno i corpi sottili pienamente sviluppati ed è per questo che spesso falliscono gli "interventi energetici", occorre allenarsi a canalizzare l'Energia vitale al fine di operare su più piani. Questo maggior afflusso di Energia facilita anche la progressiva consapevolizzazione della Coscienza che si raggiunge vivendo il più possibile nel Presente, e nella sempre maggiore e progressiva consapevolezza di se.
Poichè essere presenti a se stessi richiede molta energia vitale occorre ridurre le dispersioni energetiche causate dalle tensioni e dalle emozioni e dai pensieri negativi.
Grazie alla meditazione, che stavo adottando in quel periodo, riuscii a fare sempre più vuoto mentale e questo mi permetteva di canalizzare sempre più energia vitale. All'epoca non avevo ben chiaro il significato di Presenza e Ricordo di se ma questo lavoro sarebbe stata la base per le mie future esperienze mistiche.
Un giorno, mentre meditavo con le onde cerebrali abbassate mi arrivò una voce interiore che mi diceva: "ora è il tempo di iniziare a lavorare sulla gente", la mia risposta fu: "ma ancora ho tanto da imparare". Non mi sentivo abbastanza pronto ma allo stesso tempo sentivo che sarei dovuto andar via dal mio paese se volevo seguire il mio destino. La voce mi replicò, con la dolcezza che la contraddistingueva dal mio discorso mentale: "comincia a dare quello che hai, il resto verrà da se".
Fu quella voce, che ancora ricordo con grande tenerezza e riverenza, che mi spinse a chiedere a Dio in meditazione di farmi trovare "il posto giusto per me e il lavoro giusto per me". Da allora sono passati sei anni e tante cose sono cambiate e successe. L'unico regista della mia vita è stato Dio, che attraverso il destino della mia anima mi ha portato verso traguardi bellissimi. Tutte le volte che mi sono lasciato andare alla corrente, al flusso mi sono sempre più avvicinato a me stesso, al mio Sé. Quelle volte in cui la paura mi ha frenato ho rallentato la mia corsa verso la Luce.
Oggi ringrazio l'Universo per avermi fatto comprendere che, come tutti gli esseri umani, nessuno escluso, sono destinato alla Felicità.
Mi ero trasferito da Roma, in cui avevo studiato in seminario e stavo per laurearmi in filosofia. L'esperienza dell'erboristeria mi stava maturando molto perchè avevo capito che tutti gli studi esoterici potevano essere utili per aiutare me stesso e gli altri. Mi resi conto che tutti gli studi che avevo fatto non servivano a nulla se poi non avevano un'applicazione pratica. Oggi quelle intuizioni mi sembrano scontate ma all'epoca non lo erano per niente.
Cominciai a frequentare corsi e lezioni di medicina naturale, fiori di Bach, iridologia, ricevetti il 1°, 2° e il 3° livello di Reiki ed altri seminari che aprirono la mia mente e mi introdussero nel meraviglioso mondo della guarigione naturale. Tutto questo lavoro aiutò prima di tutto me stesso e poi cominciai ad applicare sugli altri le mie conoscenze teoriche e pratiche. I primi tempi, le mie cavie erano amici e parenti che ben volentieri si sottoponevano ai trattamenti energetici e alle novità che apprendevo. I primi tempi non vedevo notevoli risultati, ma col tempo e l'esperienza riuscivo ad ottenere risultati significativi sul benessere delle persone che si facevano trattare. Sparivano dolori, si calmavano emozioni turbolenti, e soprattutto riuscivo a "sentire" energeticamente chi stava sotto le miei mani.
In quel periodo cominciai anche a meditare sia con la Merkaba e poi con una meditazione in cui semplicemente abbassavo le onde cerebrali e facevo richieste al Creatore di Tutto cio che è. Questa meditazione mi aiutò moltissimo su tutti i piani e soprattutto sul raggiungimento dei miei obiettivi.
Capii grazie a questa meditazione, che oggi chiamo Theta Prayer, che il lavoro su di se va fatto su due coordinate, è come la croce degli elementi. L'asse orizzontale è il lavoro energetico e l'asse verticale è il lavoro spirituale.
Il lavoro energetico è quello che si fa per ottimizzare e sviluppare i nostri corpi sottili, mentre il lavoro spirituale è quello che serve per realizzare la consapevolizzazione della propria Identità divina.
Non tutti hanno i corpi sottili pienamente sviluppati ed è per questo che spesso falliscono gli "interventi energetici", occorre allenarsi a canalizzare l'Energia vitale al fine di operare su più piani. Questo maggior afflusso di Energia facilita anche la progressiva consapevolizzazione della Coscienza che si raggiunge vivendo il più possibile nel Presente, e nella sempre maggiore e progressiva consapevolezza di se.
Poichè essere presenti a se stessi richiede molta energia vitale occorre ridurre le dispersioni energetiche causate dalle tensioni e dalle emozioni e dai pensieri negativi.
Grazie alla meditazione, che stavo adottando in quel periodo, riuscii a fare sempre più vuoto mentale e questo mi permetteva di canalizzare sempre più energia vitale. All'epoca non avevo ben chiaro il significato di Presenza e Ricordo di se ma questo lavoro sarebbe stata la base per le mie future esperienze mistiche.
Un giorno, mentre meditavo con le onde cerebrali abbassate mi arrivò una voce interiore che mi diceva: "ora è il tempo di iniziare a lavorare sulla gente", la mia risposta fu: "ma ancora ho tanto da imparare". Non mi sentivo abbastanza pronto ma allo stesso tempo sentivo che sarei dovuto andar via dal mio paese se volevo seguire il mio destino. La voce mi replicò, con la dolcezza che la contraddistingueva dal mio discorso mentale: "comincia a dare quello che hai, il resto verrà da se".
Fu quella voce, che ancora ricordo con grande tenerezza e riverenza, che mi spinse a chiedere a Dio in meditazione di farmi trovare "il posto giusto per me e il lavoro giusto per me". Da allora sono passati sei anni e tante cose sono cambiate e successe. L'unico regista della mia vita è stato Dio, che attraverso il destino della mia anima mi ha portato verso traguardi bellissimi. Tutte le volte che mi sono lasciato andare alla corrente, al flusso mi sono sempre più avvicinato a me stesso, al mio Sé. Quelle volte in cui la paura mi ha frenato ho rallentato la mia corsa verso la Luce.
Oggi ringrazio l'Universo per avermi fatto comprendere che, come tutti gli esseri umani, nessuno escluso, sono destinato alla Felicità.
A Dio sono indigeste le sofferenze
Mi accorgo sempre di più della schiavitù a cui il sistema vuole assoggettarci. L'altra sera, ad esempio, mentre saltellavo da un canale all'altro mi sono soffermato su un servizio su Madre Teresa di Calcutta. Lì ho notato un altro esempio di falsificazione perchè mentre la giornalista, imboccata dal solito teologo di turno, commentava la durezza della vita che conduceva Madre Teresa dicendo che: "Dio si nutre delle nostre sofferenze", la Santa diceva tutt'altro: "la mia opera è accogliere gli esclusi della terra" un atto d'Amore che è gioia in se.
Mentre fumavo ascoltavo e riflettevo sugli altri commenti e sulle parole "autentiche" della Santa. E mi tornavano in mente le parole del catechismo che studiavo quando ero in seminario a Roma tanti anni fa. "Adoriamo la croce di Cristo", "esuli figli di Eva" ecc... Come può un dio nutrirsi delle nostre sofferenze? come può gradire la sofferenza che si vive in ogni parte del mondo !!! E' come se questo dio amasse il nostro dolore. Nella chiesa si dice di offrire la nostra sofferenza ad espiazione dei peccati, che tradotto significa: se sei disperato, nella merda e soffri come una bestia stai raggiungendo il paradiso perchè ti purifichi dai peccati.
Ma io mi chiedo da uomo libero: io stavo adorando un dio che ama la sofferenza o un dio che ama la gioia ?
questa confusione in realtà esiste solo all'interno di un sistema in cui si vuole esaltare la sofferenza e renderla gloriosa e biasimare la gioia e il piacere come immondi e diaboloci.
Allora che Dio sto pregando, amando e cercando ? il Dio che è gioia o un dio che ama il dolore ? Quindi quello che mi hanno inculcato con l'educazione religiosa, scolastica, familiare e sociale era la falsificazione di un dio, non era il vero Dio. Quel dio era un essere a immagine e somiglianza di uomini di potere che conoscevano molto bene come vampirizzare le energie delle masse con la paura e l'ignoranza.
Mi sono reso conto da un po di tempo a questa parte che Dio è Amore, cioè gioia, piacere, entusiasmo, allegria, Luce, Volontà, Potere. E' "Quello" ciò che io sto raggiungendo per fondermi in esso mantenendo la mia Individualità. Il dio che ama la mia sofferenza, che mette alla prova un padre chiedendogli di sacrificare il figlio non è il mio dio.
Il Dio che medito ogni giorno è felice quando io sono felice e non si nutre delle mie sofferenze (mi ha detto che non le digerisce), so che gli piace quando mi alzo la mattina e sorrido con gratitudine per tutto quello che ho e mi dimentico di quello che non ho.
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