un caso di terapia verbale
Riporto una lettera che mi ha scritto una ragazza per interpretare il suo problema con la terapia verbale:
Salve Domenico, Da un mese circa mi è venuta una sorta di blefarite o allergia agli occhi,
praticamente alle palpebre superiori (in particolare occhio sinistro) esattamente dove in genere mi trucco
mi viene una striscia rossa, le pelapebre si gonfiano, gli occhi bruciano ho scarsa lacrimazione.
Se non mi trucco la cosa migliora considerevolmente ma non passa del tutto.
Non ho cambiato trucchi ma sono diventata improvvisamente allergica a quelli che ho sempre usato.
La cosa mi infastidisce particolarmente perchè non mi piaccio senza gli occhi truccati.
Risposta:
la domanda è: sei stata vista e giudicata per la tua sessualità, forse perchè hai fatto o ti sei comportata in una maniera che è stata disprezzata e umiliata nella tua femminilità ? E´ stata la critica di una donna ?
E questo fatto che è successo ti fa arrabbiare ancora moltissimo ma non lo esprimi nemmeno col pianto, risaltare la femminilità ti ha portato una umiliazione.
Ti suggerisco di scrivere il nome e il cognome della persona che ti ha umiliato con il trucco per gli occhi, buttare il foglietto nel water, farci la pipi sopra e tirare lo sciaquone. Dopo una settimana fai il rito della medaglietta.
Risposta:
Grazie mille domenico!
La tua interpretazione mi ha lasciato senza parole perchè questo è come dire uno dei mie problemi principali in assoluto.
Mi hanno sempre cirticato per il mio modo di vivere la femminilità e la sessualità, ma sono stati quasi sempre gli uomini. Infatti la prima volta che ho ricevuto una critica di questo genere (nel 94) dal ragazzo con il quale stavo mi si è bloccata la vescica e da allora non funziona più (avevo un lipoma congenito alla colonna vertebrale per cui sono stata operata ed è risultata una vescica neurologica ma prima di allora non avevo avuto problemi e funzionava perfettamente!!!). Quindi queste critiche hanno influenzato la mia salute negativamente in maniera eclatante ed è un pattern ricorrente.
Spesso l'interpretazione del problema in chiave metaforica estingue il problema. In alcuni casi è utile dare qualche atto psicomagico che rinforzi la presa di coscienza.
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