A Dio sono indigeste le sofferenze


Mi accorgo sempre di più della schiavitù a cui il sistema vuole assoggettarci. L'altra sera, ad esempio, mentre saltellavo da un canale all'altro mi sono soffermato su un servizio su Madre Teresa di Calcutta. Lì ho notato un altro esempio di falsificazione perchè mentre la giornalista, imboccata dal solito teologo di turno, commentava la durezza della vita che conduceva Madre Teresa dicendo che: "Dio si nutre delle nostre sofferenze", la Santa diceva tutt'altro: "la mia opera è accogliere gli esclusi della terra" un atto d'Amore che è gioia in se. 
Mentre fumavo ascoltavo e riflettevo sugli altri commenti e sulle parole "autentiche" della Santa. E mi tornavano in mente le parole del catechismo che studiavo quando ero in seminario a Roma tanti anni fa. "Adoriamo la croce di Cristo", "esuli figli di Eva" ecc... Come può un dio nutrirsi delle nostre sofferenze? come può gradire la sofferenza che si vive in ogni parte del mondo !!! E' come se questo dio amasse il nostro dolore. Nella chiesa si dice di offrire la nostra sofferenza ad espiazione dei peccati, che tradotto significa: se sei disperato, nella merda e soffri come una bestia stai raggiungendo il paradiso perchè ti purifichi dai peccati. 
Ma io mi chiedo da uomo libero: io stavo adorando un dio che ama la sofferenza o un dio che ama la gioia ?
questa confusione in realtà esiste solo all'interno di un sistema in cui si vuole esaltare la sofferenza e renderla gloriosa e biasimare la gioia e il piacere come immondi e diaboloci.
Allora che Dio sto pregando, amando e cercando ? il Dio che è gioia o un dio che ama il dolore ? Quindi quello che mi hanno inculcato con l'educazione religiosa, scolastica, familiare e sociale era la falsificazione di un dio, non era il vero Dio. Quel dio era un essere a immagine e somiglianza di uomini di potere che conoscevano molto bene come vampirizzare le energie delle masse con la paura e l'ignoranza.
Mi sono reso conto da un po di tempo a questa parte che Dio è Amore, cioè gioia, piacere, entusiasmo, allegria, Luce, Volontà, Potere. E' "Quello" ciò che io sto raggiungendo per fondermi in esso mantenendo la mia Individualità. Il dio che ama la mia sofferenza, che mette alla prova un padre chiedendogli di sacrificare il figlio non è il mio dio. 
Il Dio che medito ogni giorno è felice quando io sono felice e non si nutre delle mie sofferenze (mi ha detto che non le digerisce), so che gli piace quando mi alzo la mattina e sorrido con gratitudine per tutto quello che ho e mi dimentico di quello che non ho.

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