un caso da terapia verbale


Come alcuni sanno sono insegnante e consulente di Terapia Verbale, il metodo elaborato dalla Dott.ssa Mereu. Con la Terapia Verbale si può interpretare il disagio come una metafora e quindi si può risalire alla causa emozionale e mentale che ha generato il disturbo.

Premetto che preferisco usare il termine "disagio, disturbo, problema fisico" perchè "malattia" è un termine pericolosissimo oggigiorno. Termini come malattia, guarigione, salute, diagnosi eccetera sono pericolosi se vengono usati fuori da un contesto di medicina ufficiale.
Purtroppo viviamo in un era in cui la religione non brucia più sul rogo per eresia, ma i rappresentanti della medicina ufficiale possono denunciarti all'autorità giudiziaria per abuso di professione medica. E questo colpisce anche i medici che non seguono i protocolli che la ricerca ha bollato come gli unici validi e da seguire per affrontare la malattia. Non vengono denunciati ma radiati dall'ordine dei medici. E se non riguarda l'ambiente sanitario ma un altro ambito scientifico il ricercatore indipendente viene accreditato come ciarlatano o "senza nessun fondamento scientifico". Vedi anche la nota in rosso che si trova su wikipedia quando cerchi termini "di medicina alternativa".
E' vero che di persone incompetenti nell'ambiente del naturale ce ne sono, ma occorre fare un distinguo non tra ufficiale e non, bensi tra valido e non valido. Io sono dell'avviso che se un metodo da risultati tangibili, se porta una risoluzione dei "problemi" è valido, se non li porta allora è da accantonare.
                                                                                                                                                           Sono anche del parere che nel caso del "benessere naturale" non è tanto importante il metodo ma la persona, il terapeuta (anche questo un termine pericoloso) o, meglio, il "facilitatore". 

Chi lavora in questo ambito conosce benissimo il problema, e deve costantemente stare attento alle parole che usa.
Bisogna stare molto attenti a un'altra cosa. Quando un operatore che si propone o con la pubblicità o con il passaparola usa termini forti, come ad esempio: "guarisce tutte le malattie", "infallibile", "cento per cento dei casi risolti" e via cosi, allora bisogna non solo evitarlo ma starne proprio attenti. E in quei casi fa bene "Striscia la notizia" a intervenire perchè nessuno può garantire nulla. Infatti il famoso Tg satirico interviene solo quando c'è presunzione, avidità di denaro, desideri sessuali e ignoranza. Interviene anche quando l'operatore è talmente famoso da suscitare curiosità e interesse, quando è talmente bravo da suscitare l'invidia e l'avversione di medici e olisitici. Quando, insomma, è scomodo. In quel caso si trova un modo per bollarlo come ciarlatano, truffatore, imbonitore, "pericoloso", anche se i numeri e i fatti dicono tutt'altro. Nel primo caso fa un ottimo servizio sociale, nel secondo caso... beh dovrebbe indagare meglio e togliersi i paraocchi del pregiudizio. Ma si sa che gli interessi sono tanti e non si può salvare capre e cavoli.


Chi garantisce una guarigione è un "ciarlatano" quello si, perchè la guarigione sia che avvenga con la medicina ufficiale o naturale non dipende mai solo dall'operatore ma anche (o soprattutto) dal cliente (paziente è un termine pericoloso e non si può pronunciare!). La risoluzione del problema è un atto d'Amore, quindi un intervento divino, sia che operiamo chirurgicamente, sia che usiamo l'interpretazione della metafora. E' la nostra Anima che viene riconosciuta nelle sue esigenze e non ha più bisogno di gridare la sua sofferenza attraverso il corpo.




Chi è sicuro di se non teme nulla perchè sa che il destino della persona non dipende da lui, ciò che dipende da lui è lo sforzo di dare il massimo, aprire il Cuore e lasciare che il resto Accada da solo.

Avevo iniziato a scrivere perchè volevo parlarvi di un caso di terapia verbale, ma poi mi son fatto prendere la mano parlando di altro. Vorrà dire che ne riparliamo al prossimo post.

Se ti fa piacere seguire il mio blog ti chiedo di diventare membro. A breve aprirò una pagina da dove si potrà scaricare in forma di ebook le dispense che do ai miei cors, e scaricare gli mp3


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Ascolto consapevole.m4v


Questo video l'ho fatto meditando. Ho vissuto uno stato di indescrivibile armonia e bellezza e l'ho riportato in un video. Certo non riesce a descrivere perfettamente il Momento e la Sacralità che ho vissuto ma ho cercato di riprodurlo il più fedelmente possibile.

Sarò riuscito nell'intento se anche lo spattatore coglie, anche solo per un attimo, la Bellezza che si cela dietro l'apparente drammaticità della Vita, che è Sacra.

Solo se guardi come Anima puoi intuire che esiste solo Bellezza.

Guardando queste belle immagini pensa che il mondo è come tu pensi che sia. Anche se può sembrare un affermazione assurda, è cosi. Vedi solo ciò che è dentro di te.

L'intento di questo lavoro è quello di consapevolizzare attraverso un video.

Buona visione...

Ti amo




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Terapia Verbale.m4v



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la terapia verbale




Cari amiche e amici,
in questo post vi parlo della terapia verbale.
La terapia verbale nasce dalla ricerca della dott.ssa Gabriella Mereu. Grazie ai suoi studi di medicina, omeopatia e grafologia e alla sua lunga esperienza di medico arriva a delle semplici conclusioni sulla guarigione.
Si rende conto che il paziente si cura da solo.
Dall'esperienza omeopatica capisce che l'origine della malattia è quasi sempre psicosomatica e che il rimedio può anche non essere omeopatico ma verbale. La terapia verbale è omeopatia verbale.
La malattia è un'espressione metaforica di un vissuto emozionale negativo.

Nella terapia verbale è molto importante il linguaggio della persona, perché grazie alle parole che usa per descrivere il suo problema o la sua malattia si può risalire al vissuto emozionale che ha portato la sofferenza fisica. Questo linguaggio si chiama pazientese. Il pazientese è un linguaggio emozionale.
Non si può applicare la terapia verbale senza conoscere il vissuto della persona: da quando ha il suo problema, com'è, come lo descrive, come lo sente. La descrizione del problema è fondamentale perché fa intuire l'emozione negativa che ha causato il tutto.

Il movimento che sviluppa il disagio è, ovviamente, inconscio. Se l'emozione vissuta fosse conscia non ci sarebbe il problema, perché il corpo con la malattia ci vuole comunicare qualcosa che noi non vogliamo vedere.
Il processo inconscio che port alla malattia è: emozione negativa – immaginazione– malattia.
È quindi l'immaginazione, le convinzioni che, attraverso le emozioni, provocano i disagi.

A volte però le emozioni negative non sono nostre, possono essere di una persona a noi vicina, come un partner, un genitore o comunque una persona che ha un certo ascendente su di noi che ci influenza. Capita spesso che noi assorbiamo le emozioni negative di qualcun altro, senza rendercene conto, e sviluppiamo la metafora malattia che avrebbe sviluppato la persona artefice dell'emozione –immaginazione.
La terapia verbale interpreta l'immaginario collettivo che appartiene all'inconscio collettivo e che si esprime con linguaggio metaforico.

I casi trattati con la terapia verbale portano a risultati sbalorditivi perché:
Agisce nel minortempo possibile (può bastare una semplice telefonata)
È la meno traumatica possibile (bastano poche parole che si è disposti ad accettare)
È la meno dispendiosa possibile (se il problema viene interpretato bene va via immediatamente o dopo poco tempo, ma comunque basta una sola seduta)

Dio è benestante di suo




In questo post rispondo a un'amica che mi ha scritto una mail su alcune sue esperienze. Premetto che rispetto totalmente questi lavori, e allo stesso tempo esprimo il mio pensiero.

Carissima,
Ho sentito parlare di questo Gandalf, infatti tempo fa è venuta una coppia in associazione, suoi diretti discepoli, che hanno proposto un corso da me.
Ho sentito che c'è del buono in loro e nel loro lavoro ma ancora non ho deciso.
Ancora non riesco ad associare illuminazione con una cospicua somma di denaro.... Diksha e Bombastic (Gandalf) chiedono molti soldi e so per esperienza che Dio non ne ha bisogno, è benestante di suo. Cosa diversa è Ron, lui propone un lavoro energetico e quando si lavora con l'energia ci deve essere uno scambio.
Lavori spirituali e lavori energetici sono due cose molto differenti: lo spirito genera energia ed è indipendente da essa, lo spirito non ha bisogno di energia perchè è aldila della dualità. L'energia può portare all'illuminazione ma non è assolutamente automatico. Essa è indispensabile per raggiungere un livello critico oltre al quale vi è l'Alba d'orata, la Grande Opera. L'ottenimento di questa energia giustifica la frequentazione di corsi, maestri, viaggi ed esperienze esoteriche di ogni sorta.
Un lavoro come il Diksha, che ho provato diverse volte, è utile perché ti porta la mente in uno stato molto profondo, riduce parecchio il rumore mentale, e facilita la trance, inoltre ti inserisce un programma nel subconscio che ti aiuta a connetterti e, non meno importante, carica parecchio energeticamente. Ma tutto questo non significa illuminazione! Lo stato di illuminazione ti fa vivere in una condizione multidimensionale dove tutto quello che si vive su questa terra appare per quello che è: un sogno lucido. La cosidetta illuminazione "accade" quando Tutto ciò che E' vuole cosi. Quando è il momento, quando con lo sforzo abbiamo raggiunto un livello critico.
Spero che questa risposta non abbia turbato nulla tra noi. Ti stimo molto come persona e credo in te.
Buon ferragosto

Colpa e Innocenza




Le relazioni tra i componenti di una famiglia o di un gruppo iniziano con uno scambio, dare e ricevere. In questo modo inizia anche l'esperienza dell'innocenza e della colpa poichè in ogni relazione si stabiliscono due ruoli fondamentali: il debitore e il creditore. Cosi, colui che dà può avanzare aspettative da colui che riceve, che a sua volta, colui che riceve si sente in obbligo o in debito di corrispondere a ciò. Aspettative da un lato e obblighi dall'altro sono lo schema base della colpa-innocenza. Ne dare ne ricevere sono in equilibrio fino a quando non viene raggiunta una compensazione, ovvero quando anche chi riceve riesce a dare e chi dona a ricevere.

Quando riceviamo qualcosa da altri, perdiamo la nostra innocenza e indipendenza. Quando accettiamo, ci sentiamo obbligati verso il donatore e indebitati nei suoi confronti, avvertendo questo debito spiacevolmente, come una pressione da cui cerchiamo di liberarci donando a nostra volta.
Viceversa, viviamo la nostra posizione di donatori come un piacere, la avvertiamo come un diritto a rivendicare quando abbiamo dato senza ricevere o dato più di quanto abbiamo ricevuto. Sentiamo come un godimento e una forza per non essere obbligati a nulla, non abbiamo bisogno di niente se non riceviamo niente o se dopo aver ricevuto abbiamo contraccambiato.

Per mantere questa condizione di libertà e innocenzal'essere umano assumere tre atteggiamenti caratteristici:
  • Rinunciare. E' il caso di quelle persone che pur di non ricevere e quindi mettersi in una condizione di "inferiorità" rifiutano quello che gli viene donato. Preferiscono chiudersi piuttosto che ricevere. Il risultato è un senso di vuoto e solitudine nei confronti della vita.
  • Sindrome del benefattore. E' il caso di quelle persone che preferiscono dare soltanto, dare più del dovuto. Questo fa sentire di essere sepmpre in credito e in una posizione di superiorità nei confronti degli altri. Ma questo tipo di benefattore rimane isolato e amareggiato perchè non è in grado di ricevere.
  • Scambio. Il modo migliore per sentire la propria innocenza è quello dello scambio. Quando dopo aver ricevuto abbiamo anche noi donato. Solo in questo modo si può instaurare un rapporto sano e che può crescere col tempo.

l'interpretazione della metafora malattia



Secondo i principi della natura, il corpo umano non è una macchina biologica che funziona come un automa a cui basta dare ossigeno, carburante e riposo.
La scienza sostiene ufficialmente che l'uomo ha un corpo ma non un anima. L'anima o mente, sostengono gli scienziati, è un prodotto del cervello e del sistema nervoso: i pensieri, le emozioni, i ricordi, le intuizioni non sono altro che prodotti biochimici dell'attività elettrica del cervello che nel corso dei millenni si è evoluto fino ad ottenere una macchina intelligente.
Viceversa, i saggi di tutti i tempi affermano che l'anima o mente crea la materia e quindi il fisico. E' Dio e l'anima che dai suoi piani spirituali crea tutti gli universi possibili tra cui il mondo fisico.
Di conseguenza non è un malanno che sviluppa la tristezza ma è la tristezza che produce nel corpo il malanno.
Sono i pensieri e le emozioni che sviluppano, attraverso percorsi misteriosi ma conosciuti, i disagi e le malattie fisiche. Cosi come, per legge di attrazione, sono attirati gli eventi che accadono nella nostra vita.
Tutto nasce da una o più credenze presenti nel nostro subconscio:
se degli eventi nella nostra vita ci hanno portato a credere che, ad esempio, il mondo è pericoloso nascerà in noi un emozione di paura che ci accompagnerà per tutta la vita producendo una debolezza fisica che potrà diventare malattia.

Il corpo conosce un solo linguaggio: il linguaggio analogico. E' lo stesso linguaggio della natura.

L'inconscio è "la mente del corpo fisico" una mente appunto "incosciente" che la scienza chiama sistema nervoso autonomo e vegetativo.
Il corpo risponde quindi solo a una cosa: l'emozione, perchè l'emozione è "il cervello" del corpo. Il corpo non ragiona, non riceve pensieri, convinzioni o credenze, il corpo reagisce e risponde solo alle emozioni.
Dobbiamo immaginare l'inconscio come una stanza buia all'interno del corpo in cui vengono elaborate tutte le emozioni che abbiamo vissuto e che viviamo. Noi non le vediamo ne riusciamo a capire questo linguaggio fatto di simboli e metafore ma viviamo gli effetti di questo linguaggio che il corpo recita, e gli effetti possono essere la salute o la malattia.
Usando appunto una metafora immaginiamo il corpo come una tela e la tavolozza dei colori le emozioni che hanno diversi colori e sfumature. Il pittore sono gli eventi che hanno dipinto un quadro. La malattia o la salute sono il dipinto che in ogni momento possiamo cambiare.

Allora cos'è la salute o la malattia ? E' il modo con cui il nostro inconscio comunica le emozioni che abbiamo dentro attraverso il corpo.
La malattia sono emozioni che ignoriamo di avere.
Per risolvere il conflitto occorre prendere coscienza di ciò che c'è in noi, vedere l'emozione tanto ignobile da ignorare. Uscire dall'ipnosi collettiva che come uno schema ci fa reagire come degli automi.
Per risolvere il conflitto occorre tradurre il linguaggio del corpo usando la medesima lingua del corpo stesso: la metafora.