Legge di Attrazione


Noi attiriamo sempre quello che siamo. 
Non possiamo prescindere dal fatto che la legge di attrazione, sia appunto, una legge, una regola, un principio che governa l'universo. Cosi come la legge di gravità essa è sempre attiva, sempre funzionante. Come per la gravità occorre un movimento perpetuo che crei la forza magnetica. Essa è creata da una forza che ha polarità positiva e una forza che ha polarità negativa, in costante movimento. 

Quando la mia mente emette pensieri ed emozioni positive come Gioia, Amore, Eccitazione, Abbondanza, Orgoglio, Comfort, Fiducia, Affetto, non solo mi sintonizzo su frequenze molto alte ma produco anche energia che nutrirà i miei obiettivi.

Noi attiriamo quello che siamo perchè sono le forme pensiero presenti nel nostro subconscio che ci fanno vedere il mondo in una certa maniera, positiva o negativa. Sono loro che ci fanno accadere ciò che viviamo nella vita di tutti i gironi. Se viviamo nella loro completa ignoranza, essi ci conduranno verso un destino ignoto. Ecco perchè la gente ha bisogno di cartomanti, astrologhi e indovini: perchè non conosce ciò che vive nel proprio inconscio. 

Quindi la cosa migliore da fare e conoscere ciò che alberga nella propria selva oscura e cambiare le forme pensiero che non sono utili. Possiamo cambiarle senza conoscerle, senza consapevolizzare l'inconscio. La differenza tra cambiarle con consapevolezza e senza consapevolezza sta nel fatto che nel primo caso non si lavora solo per stare meglio, ma si lavora soprattutto per evolvere, cioè realizzare la propria Anima, nel secondo caso invece il cambiamento è finalizzato solo al benessere.

Per cambiarle senza consapevolezza basta sostituire una suggestione presente con una suggestione nuova, poichè le forme pensiero che abitano la mente sono suggestioni, impressioni latenti (come le chiamano gli induisti) e i metodi per ottenere questo sono tanti: pnl, ipnosi, meditazione, visualizzazione ecc...

Quando la maggior parte delle forme pensiero sono positive inevitabilmente cominciamo a vedere la vita in maniera diversa rispetto a prima, perchè i filtri (le forme pensiero) sono cambiati. Di conseguenza attireremo, o meglio, accadranno inevitabilmente solo cose positive.

La vita è uno stato mentale.

La legge di attrazione quindi è un principio molto semplice: il simile attira il simile. E' lo stesso principio dell'omeopatia che dice: il simile cura il simile. Ma questo accade a livelli sottili, cioè su un piano in cui tutto è energia allo stato fluido. Noi qui viviamo su un piano in cui l'energia è a uno stato solido, per questo ci appare tutto molto pesante, lento e difficile. Per attirare occorre spostare la nostra consapevolezza e lavorare dal livello energetico, come si dice oggi: il livello quantico. Quel piano in cui pensieri ed emozioni sono entità reali quanto e più delle cose materiali. 

Alcune riflessioni sulla meditazione


La meditazione è utile perchè permette all'anima di compiere cambiamenti nella personalità. Chi medita ovviamente è la personalità, l'ego, quando percepisce di essere la parte mortale dell'anima. Fino a quando crede di essere l'unica cosa dell'essere umano e che magari si reincarnerrà, non potrà mai avere un reale contatto ne con l'anima ne con Dio, quindi la sua attività mentale non oltrepasserà il velo rimanendo solo un training mentale.

Nel momento in cui la personalità si rende conto di essere una particola in seno a un Organismo più ampio (l'Anima) intuisce che ciò che sperimenta in questo frammento della sua esistenza sulla terra in un determinato momento storico è insignificante rispetto alla sua Reale identità.

Per meditare bene occorre che la mente riduca il più possibile la sua attività e il suo rumore. Questo è facilitato dall'abbassamento delle onde cerebrali. Poi occorre percepire quella Parte di se che va oltre il mentale. Occorre sentirsi come morti al mondo. Sforzarsi di sentirrsi aldilà di cio che si è come personalità. E questo è possibile solo immaginando di essere morti. Solo cosi l'Anima che è non manifesta si manifesta e la personalità che è manifesta comincia a non manifestarsi semprre più. E' chiaro che questo spaventa molto la mente perchè fa percepire il nulla o l'annientamento, ed è la stessa paura della morte, ma in realtà ciò che sta oltre è la vera Natura, l'Amore, Ciò che Siamo in Realtà che è nascosto dalla mente.

Quando meditiamo permettiamo all'Anima di fare cambiamenti nella nostra personalità difettosa, cambiamenti significativi e profondi. Se non ci affidiamo a Dio e all'Anima quello che la personalità può fare per se stessa è solo impiantare suggestioni e auto suggestioni che tentano di sostituire e soppiantare le vecchie e inutili suggestioni. Però se ci affidiamo solo alla nostra personalità, creando e impiantando potenti suggestioni, è come un chirurgo che vuole farsi da solo una operazione per riparare il suo fegato. E' una impresa quasi impossibile, occorre che un collega lo faccia per lui. Nel caso della meditazione Theta prayer ci affidiamo al collega migliore, ad un primario: la nostra Anima.

Per arrivare a questo occorre praticare la meditazione con costanza. Agli inizi, quando si ottengono i primi risultati significativi, si riceve l'entusiasmo e l'incoraggiamento a proseguire, fino a quando la pratica meditativa diventa un bisogno di cui non si può fare a meno, tanto è il benessere che da in ogni campo.

Preghiera all'Angelo protettore


Angelo mio protettore, dammi la forza i realizzare i propositi di crescita interiore, di collaborazione e di servizio. 
La mia volontà è pura, potenziala con la tua forza. 
Aiutami nelle cose quotidiane, in quelle materiali e spirituali. 
Sviluppa in me le tue doti, che io veda i miei difetti e che io possieda compassione e pazienza. Guida i miei pensieri, i desideri, le azioni verso ciò che è più giusto per la mia crescita spirituale e dammi la capacità di accettare ciò che non riesco a comprendere.
Che sia cosi.

Falso io e Vero Io


Io sono un essere divino ma la mente non lo sa. Questa mente vaga a seconda delle impressioni del momento, rimugina il passato o immagina il futuro, ma in realtà non esiste ne passato ne futuro. E' tutto come un sogno. Pensiamo di essere la persona che ha il problema, l'ego ci crede fermamente. Grazie a questa identificazione l'ego sopravvive. Un io fatto di molti io. Un io falso. Ma per falso non intendo sbagliato o cattivo, no. Intendo un io che è come il personaggio che abita in un sogno o in un film. L'Io vero è oltre la nube densa della non conoscenza. La non conoscenza è il sogno della Coscienza. La Coscienza è l'Io vero, l'Anima. 



Solo affidandosi a Dio che è la Realtà possiamo liberarci dalla maschera, dall'identificazione che viviamo, anzi, che sognamo. Ma l'io falso, quello della nostra carta d'identità, ha paura di affidarsi perchè sa che affidarsi significa lasciare nella Volontà di Dio la nostra esistenza, il nostro sogno. E' molto difficile abbandonarsi perchè l'ego sa che abbandonarsi significa affidare il (falso) controllo che ha nelle mani di Dio. Affidarsi è il miglior modo per liberarsi dall'identificazione. 



Se l'ego ha paura di estinguersi, in realtà solo abbandonandosi alla Volontà di Dio noi possiamo veramente vivere e divenire immortali. L'ego crede di sopravvivere dopo la morte, pensa che si reincarnerà. Ciò  che ritorna sulla terra in un altro corpo è l'Anima, il vero Io, di cui l'ego non sa nulla. Fino a quando l'ego rimane chiuso nel suo "egoismo", nelle sue paure, nel suo odio, nella sua ignoranza non potrà mai fare esperienza dell'Anima che è la sola ad essere immortale. 
E' fondamentale comprendere che normalmente noi non sappiamo nulla della nostra Anima, non abbiamo nessun contatto con essa. Solo sviluppando il ponte di luce, il Testimone, noi possiamo realmente cominciare ad avere un contatto con Essa. Solo cosi possiamo vivificare un idolo, l'ego, che è morto, anche se si muove e respira come una macchina. Solo cosi l'ego partecipa dell'immortalità dell'Anima e diventa immortale anch'esso. 

Conferenza di Terapia Verbale a Torino


Conferenza di Terapia Verbale

lunedi 20 dicembre
dalle 20.45

c/o Ass. Cult. Il giardino della vita, corso Trapani, 59  Torino

l'ingresso è libero

In questa serata esporrò il metodo di interpretazione della malattia come metafora. Il metodo è stato sviluppato dalla dott.ssa Mereu che ha scoperto come un sintomo può rivelare uno stato d'animo inconscio che si ribella agli schemi della nostra personalità. 
Durante la serata verranno esposti anche vari metodi per risolvere il conflitto.

Meditazione theta prayer

Ieri ho fatto fare per telefono la meditazione theta prayer. Mi ha chiamato una signora disperata perchè non riusciva a realizzarsi lavorativamente e finanziariamente. Problemi di soldi e scarsissimi clienti. Chiamava da una regione  molto lontana. Ne aveva fatte di ogni: corsi, seminari, consulenze con i nomi più famosi, con risultati insoddisfacenti. Per telefono mi sono reso conto di una cosa molto importante. Essendo una terapeuta aveva la presunzione di voler guarire tutti con una sola seduta, in modo miracoloso. Aveva una scarsa stima di se e cercava fuori la ricetta segreta o la bacchetta magica per risolvere tutti i mali. Faceva tanti corsi ma non assimiliva quasi niente (infatti aveva anche problemi di obesità per scarsa assimilazione) delle informazioni e delle esperienze che ingurgitava con avidità. 

E' chiaro che noi non possiamo avere la pretesa o la presunzione di guarire tutti e istantaneamente. Ci piace l'idea di diventare il santo taumaturgo che fa miracoli, giustificando questo sogno segreto con la scusa che ci porterà molti clienti e consensi. In realtà questo desiderio cerca di placare il senso di inutilità e scarso valore che abbiamo. Vorremmo smentire il terribile critico interiore, il perfezionista, il giudice che ci muove continuamente critiche dimostrandogli che sappiamo fare qualcosa, che riusciamo a essere abbastanza bravi. 
In realtà questo critico non si sazia mai dei successi che riportiamo. Quando glieli mostriamo ci sbeffeggia dicendoci che "in fondo non abbiamo fatto una cosa cosi straordianria", che "avremmo potuto fare di meglio", oppure "che comunque tizio o caio hanno fatto molto meglio di noi". Insomma, non ci vuole dare mai una soddisfazione, mai un'approvazione, mai un consenso o un complimento. A chi fa venire in mente una figura cosi ? Beh è chiaro: il padre che non ci ha mai sostenuto, il padre assente, il padre che ci confrontava sempre con qualcuno che, a parer suo, era sempre migliore di noi. Qualsiasi cosa noi avremmo potuto fare l'altro (a cui ci paragonava) era sempre migliore, percui eravamo perdenti in partenza, e la frustrazione ci condannava a un inesorabile destino: quello di non essere mai primi nella vita, in qualsiasi cosa. 
Ma perchè ascoltavamo il parere del padre o del critico? perchè il bambino pensa che se il padre gli fa dei complimenti, se lo approva vuol dire che gli vuole bene, che lo ama. "E' colpa mia se il babbo non mi vuole bene, perchè sono cattivo e un buono a nulla. Sono inutile e incapace. Se fossi bravo e capace il babbo mi vorrebbe tanto bene. E' tutta colpa mia. Sono sbagliato per questo non mi vuole bene, e nessuno me ne vorrà mai". Questo è uno dei dialoghi interni che il bambino fa inconsciamente. Poi questo dialogo prende vita e diventa uno schema vivente che dimora in pianta stabile nel nostro subconscio.

Questa signora aveva questo schema conficcato bene dentro di lei e credeva che se avesse avuto risultati miracolosi con i suoi clienti avrebbe smentito questa voce interiore, avrebbe ricevuto l'approvazione e l'amore del padre. Ma questo non fa altro che chiudere il flusso dell'energia e l'Universo non può farti arrivare nulla ne clienti ne soldi, perchè questa pretesa impedisce di attrarre opportunità, non siamo noi a fare i miracoli ma Dio. Il nostro compito è solo quello di fare il nostro lavoro al meglio, senza aspettative, sensa ansia da risultato o da prestazione. 
Tutto questo l'ho capito durante la telefonata. 

Allora le ho proposto una meditazione. La mia meditazione. Un metodo che ho elaborato e chiamato "THETA PRAYER". Non ha niente a che vedere con il famoso metodo di Vianna Stibal Theta healing. 
In questa meditazione non è fondamentale visualizzare e quindi la può fare anche chi ha difficoltà a costruire immagini mentali.
Si fanno delle semplici richieste o preghiere a Dio o all'Energia Divina. Esempio: "Chiedo all'Energia Divina di ottimizzare la quantità di energia vitale in me.....", " Predo Dio di eliminare la convinzione che non merito di essere felice...." e cosi via, in uno stato di profondo rilassamento che si raggiunge abbassando le onde cerebrali.
Tra una richiesta e l'altra faccio passare un minuto circa. La prima richiesta serve ad abbassare le onde cerebrali e l'ultima a riportarle alla normalità. 
Nella sua estrema semplicità ha una efficacia incredibile.
I dettagli della meditazione li ho scritti nel mio libro che sta per uscire.

Insomma le ho fatto fare per telefono questa meditazione. Quello che accadrà, come starà non mi compete. A me interessa solo averle dato Amore, Energia e Consapevolezza affinchè potesse alzare le sue frequenze vibratorie. Solo aumentando il calore, cioè l'energia si può ripartire e affrontare i problemi con successo.

Nessuno su questa terra è immune da problemi. La differenza la fa il modo in cui li affrontiamo e li risolviamo. E per risoluzione intendo anche: vedere cosa di buono può darci il male peggiore e che insegnamento vuole darci.

Una giornata di Costellazioni Familiari


Ieri è stata una bellissima giornata, anche se a Bologna ha nevicato parecchio. Dico anche perchè la neve non mi piace molto. Mi fa venire in mente tutte le difficoltà che crea. La neve mi piace solo in montagna, in città preferisco sole e pioggia.
Mentre fuori nevicava ho condotto un gruppo di costellazioni familiari. Eravamo un bel cerchio e si è creata da subito una bellissima atmosfera. Alcune costellazioni è un vero piacere condurle e parteciparvi perchè si vivono dei sentimenti che spesso teniamo assopiti. Sentirsi dire: Ti amo, mi dispiace, grazie; cosi come parole più dure come: sono molto arrabbiato con te, per ora ho bisogno di tempo, stammi lontano ci aiuta a riflettere sul fatto che molti problemi nascono dal "non detto". 
In alcune rappresentazioni di ieri si è sentito un tale amore che tutti avevano vissuto un senso di pace e benessere indescrivibili. Cosi come si è percepito da tutti una bellissima eccitazione quando l'Eros ha potuto esprimersi liberamente in un rappresentante.

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Come contattare il proprio Genio


Sono stato via un po dal Blog perchè ho finito di scrivere il mio libro che presto sarà pubblicato. 
Intanto vi scrivo una meditazione che ho creato io, su suggerimento di alcuni "Amici" invisibili per contattare il proprio Genio e chiedergli l'ottenimento dei propri desideri.


Per contattare il Genio custode: Scrivi la tua intenzione chiara e sintetica su un foglio di carta rosso a forma di triangolo. Poi prendi una candela, un bicchiere di acqua minerale (liscia), sale grosso, un bastoncino d'incenso. Su un tavolino stendi una tovaglietta, metti (in un piccolo recipiente) il sale sul tavolino e di: "Genio custode ti offro questo sale". Poi prendi il bicchiere di acqua e di: Genio custode ti offro questa acqua, e appoggiala sul  tavolino in linea retta al sale. Poi prendi l'incenso, lo accendi e di: Genio custode ti offro questo profumo, e lo metti sul tavolino . Poi prendi la candela, l'accendi e di: Genio custode ti offro questa fiamma, e la poni sul tavolino. ( i quattro elementi devono formare un quadrato). Metti il foglio triangolare al centro del quadrato. Poi osserva la fiamma per  9 minuti senza distogliere l'attenzione e immagina di avere vicino alla spalla destra un Essere. Chiedi di avere un contatto con Lui e chiedigli il desiderio che hai nel cuore scritto sul foglio. Dopo i nove minuti spegni e conserva il tutto per ripetere l'operazione tre giorni dopo e un'altra volta dopo altri tre giorni. In tutto farlo 3 volte. Da risultati sorprendenti. 
Buon lavoro pratico!

Il buco. Un caso di terapia verbale


Stasera chiama una signora e dice di avere sulla spalla destra come un buco a carne viva che non si riesce a vedere allo specchio. Viene chiesto: "Signora riceve delle molestie sessuali sul lavoro ?". "Sono casalinga" risponde. "Allora lei è costretta a fare sesso con suo marito per dovere coniugale ma non lo sopporta !". La signora dall'altro capo del telefono si fa una grassa risata perchè capisce la metafora. 

L'nterpretazione è molto semplice: buco e carne viva ha un chiaro riferimento sessuale. La spalla destra sono le responsabilità di lavoro (infatti credevamo che fosse una pressione sul luogo di lavoro). Non se lo riesce a vedere significa che non vuole rendersi conto che non sopporta suo marito e le sue richieste sessuali.
Quando la persona ride significa che ha capito, cioè il suo inconscio ha capito e ha scaricato l'emozione che provocava il disturbo fisico.

La Terapia Verbale è molto semplice da applicare ma essendo un'arte non basta conoscere il pazientese e i punti del corpo in cui si manifesta il problema. Occorre entrare in uno stato in cui il nostro inconscio dialoga con l'inconscio dell'altro.


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Chi sono io?


E' una bella domanda. Chi sono io..... Sappiamo veramente chi siamo ? Pensiamo di essere una persona, ma cosa ci definisce ?
Ciò che maggiormente ci definisce è una carta d'identità, in cui sono scritti i nostri dati anagrafici e alcune caratteristiche somatiche come il colore dei capelli e degli occhi. Abbiamo anche un codice fiscale che ci contraddistingue da qualsiasi omonimia. Quando nasciamo non sappiamo di esserci, non siamo consapevoli di noi stessi. Sono gli altri ad essere consapevoli di noi: i nostri genitori, i nostri parenti, la società e le istituzioni. Tutti questi personaggi ci danno una identità: un nome e cognome, la data di nascita, il luogo dove siamo nati. La gente dell'ambiente ci riconosce come figli di... e fratello o sorella di... Noi pensiamo di essere tutto ciò. Ci crediamo perchè è evidente. Anche il nostro DNA è già strutturato sulla base di quello dei nostri genitori e parenti. Le nostre emozioni, il nostro modo di pensare, le nostre convinzioni e credenze si modellano sulla base di quello sperimentiamo negli anni della nostra infanzia. Poi cresciamo e tutto quello che riusciremo a fare si baserà su come si è strutturato il nostro corpo fisico (la salute fisica), la nostra struttura emozionale e la nostra struttura mentale. Il successo o la mediocrità sarà stabilità geneticamente. A meno che non facciamo un percorso di consapevolezza e crescita in cui sviluppiamo i nostri talenti e riprogrammiamo i nostri difetti e sabotaggi.
Oggi giorno molti intraprendono un cammino di sviluppo, alcuni riescono a modellare la loro personalità fino al punto da raggiungere risultati ottimi e significativi su diversi campi: spirituali, finanziari, sociali, interpersonali. C'è chi diventa un guru, chi un imprenditore di successo, chi riesce a trovare un partner e fare una famiglia felice. E ogni giorno queste persone che sono riuscite nella vita affrontano come gli altri i problemi quotidiani cercando di migliorare sempre di più. Altri invece provano ad applicarsi nello sviluppo e nella crescita personale senza alcun successo o con successi scarsi e insignificanti.
Ma non è questo il motivo di questo post.
Mi chiedo un'altra cosa. Cosa accadrebbe se io perdessi la memoria completamente, il mio volto venisse trasformato con un operazione chirurgica e io non sapessi più chi sono. Non sapessi la mia età, da dove vengo, dove sono nato, chi sono i miei parenti, chi ero, cosa mi è successo prima dell'operazione chirurgica e dell'amnesia. Riuscireste a immaginare una cosa del genere ? La maggior parte della gente andrebbe fuori di testa, impazzirebbe. Senza identità non siamo nessuno. Un corpo e un DNA non basterebbero a darci una nuova identità.
Forse la prima emozione sarebbe un grande senso di solitudine. Immagina: niente più emozioni, niente più pensieri e ricordi. Niente credi e convinzioni. Niente di niente. Tutto da ricostruire. Nemmeno i sogni potrebbero aiutarci.



Cosa ci rimane ? Dov'è la nostra storia personale ?
Sappiamo solo di esistere in un corpo. L'anima.... e che cos'è ? Qualcuno ci fa sentire una musica che ci piace, fuori dalla finestra piove e constatiamo che piove. Eppure c'è qualcosa che dentro di noi ci sorpassa, che ci dice che siamo più di quello che percepiamo o ricordiamo di essere.

Qualcosa che altri hanno chiamato Anima esiste. Ma ne abbiamo minimamente l'idea ? L'idea forse si, ma l'esperienza ? L'unica cosa che abbiamo è la facoltà di essere coscienti a noi stessi, di essere presenti qui e ora. In quanto appartenente all'archetipo uomo abbiamo la possibilità di essere coscienti di noi stessi. Questo è l'unico punto di partenza vero. Questa la sola cosa reale che abbiamo. Il resto è tutto ciò che leggiamo, ascoltiamo e facciamo nostro credendoci per fede. Fede. Ovvero la capacità della nostra mente di credere che esista qualcosa oltre il mondo che sperimentiamo attraverso i sensi e l'elaborazione della mente.
Solo la presenza a noi stessi ci consapevolizza una Reltà oltre l'apparenza. Oltre il passato e il futuro.
Oltre tutto ciò che un giorno dovremo lasciare sulla terra.

i pidocchi: un caso di terapia verbale

una signora mi scrive:
Buonasera Domenico, La disturbo per chiederle se per caso riesce a darci una mano. Ho una bambina di 5 anni che da 6 mesi ha la testa invasa dai pidocchi. Abbiamo provato vari prodotti
super aggressivi, naturali, vari pettinini. La bambina ha dei capelli riccissimi e questo di sicuro non aiuta. Non ne possiamo più. Non sappiamo più cosa fare. Secondo lei c´è un motivo per cui non riusciamo a liberarcene? Li ha presi anche il fratello ma a lui sono andati via subito con i primi trattamenti.
Spero tanto riesca a darci una mano.
Al telefono le chiedo: cosa rappresentano per lei i pidocchi? Sono fastidiosi e si intrufolano tra i capelli folti e ricci...
Allora le chiedo: come li immagina i pidocchi di sua figlia ? Al che lei risponde: come dei cosi lunghi e stretti... Come un pene ? un pene che si intrufola tra i peli ricci e folti del suo pube.... Suo marito vuole fare sesso con lei ma a lei non va? sente l´intrusione del suo pene come un fastidio? Una gran risata è la risposta che ricevo. Si è vero, mio marito vuole fare sesso ma io non voglio. Mia cara signora, sua figlia è stata contagiata dal suo pensiero-emozione e ha espresso con i pidocchi il suo fastidio.
Dopo una settimana mi scrive:
Ciao Domenico,
Grazie ancora per la tua consulenza telefonica. Da subito "la produzione di pidocchi" si è dimezzata di giorno in giorno. Ne ha ancora pochissimi (prima ne trovavo circa 50-60 al giorno ora circa 7 ) ma per farla finita del tutto mi dicevi di provare con battesimo....
Posso chiederti dettagli al telefono o ti viene più semplice rispondere via e-mail?
Mille grazie
Roberta
L´atto psicomagico che le consiglio è di battezzare un oggetto lungo e stretto e dei granelli di sabbia col nome della figlia e di trasferirle i pochi pidocchi ancora presenti nella testa della figlia.

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I 9 punti chiave del pensiero positivo

 
Questi sono i 9 punti chiave della filosofia sul pensiero positivo. Molti li conoscono gia, ma ricordarseli fa sempre bene....
1. CIO' CHE DIAMO CI RITORNA

Sempre. Questo messaggio circola da molto tempo. Ricordate la regola d'oro:"Non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi". Questa regola
d'oro non è stata creata per produrre colpevolezza. E' una legge della natura che tu sarai trattato esattamente come tratti gli altri. Questo si applica anche ai nostri pensieri. Se noi giudichiamo e critichiamo, anche con il pensiero, anche noi saremo giudicati e criticati. Se amiamo e accettiamo noi stessi incondizionatamente e accettiamo anche gli altri incondizionatamente, allora attrarremo persone nelle nostre vite che ci daranno lo stesso Amore Incondizionato e Accettazione. Pensieri di odio attraggono pensieri e azioni di odio. Pensieri di gelosia attraggono mancanza e perdita nelle nostre vite. D'altra parte pensieri di
Perdono attraggono salute e prosperità. Pensieri d'Amore portano non solo Amore nelle nostre vite ma più positività di quanto noi stessi possiamo immaginare. Creando uno sbilanciamento nell'universo, che dovrà compensare e quindi riceveremo. 
 
 


2. QUELLO CHE NOI PENSIAMO DI NOI STESSI E DELLA NOSTRA VITA DIVENTA REALE  PER NOI

Questo è il perché è importante esaminare in che cosa noi crediamo. Veramente troppo spesso ciò che crediamo deriva dalle credenze limitanti dei nostri genitori e della nostra società. Louise spesso chiede di sedere quietamente e di elencare i grandi temi della vita, scrivendo le credenze che abbiamo a proposito di questi argomenti. Tipo: che cosa credi a proposito degli uomini, delle donne, dell'Amore, del sesso, della salute, del tuo corpo, della mancanza, della prosperità, dell'età, del lavoro, del successo, e di Dio? E' sorprendente quante di queste credenze sono state acquisite all'età di cinque anni. Sicuramente, non tutte queste vecchie credenze sono rilevanti nella nostra vita presente. E' molto utile una "pulizia mentale" periodica. Dal momento che tutte le credenze sono scelte,
puoi anche scegliere quelle che ti sostengono e ti nutrono di più. C'è anche un corollario a questo punto: le parole che usiamo per descrivere le nostre
esperienze, creano la nostra realtà. Attenzione alle parole che si usano! Una delle scoperte più importanti della nostra era. Provate a mettere un registratore vicino al telefono e poi ascoltate quali sono le vostre parole ricorrenti. E il tono che usate. Le frasi fatte che utilizzate e quanto le utilizzate. 
 
 


3. I NOSTRI PENSIERI SONO CREATIVI

Questa è la più importante legge della natura che abbiamo bisogno di conoscere. Un piccolo pensiero non fa una grande differenza, ma i pensieri sono come gocce d'acqua. Si accumulano nel tempo. Ed è così che se continuiamo a ripetere gli stessi pensieri ancora e ancora, loro crescono, e la goccia diventa una pozzanghera, e la pozzanghera uno stagno, e lo stagno un oceano. Se sono positivi, possiamo galleggiare nell'oceano della vita. Se i pensieri sono negativi, possiamo affogare in un mare di negatività. Qual è il vostro normale atteggiamento quando vi svegliate la mattina? Se è un continuo lamentarsi e arrabbiarsi, quello sarà il tipo di giornata che avrete. Se è un'attitudine di speranza, fede, e amore, quello sarà il giorno che vivrete perché è quello di cui avete bisogno. Sedete quietamente per
qualche minuto e notate i vostri pensieri. Veramente volete il tipo di vita che questi pensieri creano? Scegliete pensieri che vi nutrono. I nostri pensieri sono creativi e tu sei il pensatore! Qualsiasi oggetto o impresa è stato prima un pensiero nella mente di qualcuno, un'idea. Che idea abbiamo di noi stessi?
Quante volte nella vita ci fermiamo a creare, pardon pensare, a quello che vogliamo veramente? Se vogliamo realizzare qualcosa ci dobbiamo pensare, visualizzare, portare attenzione. 


 4. NOI MERITIAMO DI ESSERE AMATI

Tutti noi. Voi e io. Non dobbiamo "guadagnare" Amore. Non dobbiamo guadagnare il diritto di respirare; noi respiriamo perché esistiamo. Noi siamo degni di Amore perché esistiamo. Noi dobbiamo sapere solo questo. Noi meritiamo il nostro proprio Amore. Non permettiamo alle opinioni negative dei nostri genitori o ai pregiudizi popolari della nostra società di abbassare la nostra luce. La verità del vostro Essere è che voi potete essere amati, se VOI lo credete! Ricordate, i vostri pensieri creano la vostra realtà. Ciò che l'altra gente pensa non ha niente a che fare con questo. Dite a voi stessi adesso: "Io merito di essere amato." 
 
 
 
 
 
 
5. AUTO-APPROVAZIONE E AUTO-ACCETTAZIONE SONO LA CHIAVE PER I CAMBIAMENTI  POSITIVI

Quando siamo arrabbiati con noi stessi, quando giudichiamo e critichiamo qualunque cosa facciamo, quando abusiamo di noi stessi, le nostre vite non funzionano. Le vecchie credenze negative a proposito di noi stessi sono solo vecchi modi di pensare e non hanno base nella verità. Come possiamo aspettarci che gli altri ci amino e ci accettino se noi per primi non ci amiamo e non ci accettiamo? "Io amo e accetto me stesso esattamente come sono" è il più potente pensiero che vi aiuterà a creare un mondo di gioia. 


 6. NOI POSSIAMO LASCIARE ANDARE IL PASSATO E PERDONARE CHIUNQUE

Il passato esiste soltanto nella nostra mente. Trattenere vecchi dolori è un modo per punire noi stessi oggi per qualcosa che qualcuno ha fatto molto tempo fa. Questo non ha per niente senso. Troppo spesso noi sediamo in una prigione di risentimento auto-creato, e questo è un modo terribile per vivere. Libera te stesso. Perdonare non vuol dire giustificare il cattivo comportamento di qualcun altro; vuol dire lasciare andare il nostro risentimento su quella situazione. Chiunque, inclusi voi stessi, sta facendo il meglio che può in ogni momento, con la Comprensione, l'Attenzione, e la Conoscenza che ha in quel momento. Rinunciare al nostro risentimento e rimpiazzarlo con la comprensione libera noi stessi. Il Perdono è un dono a  noi stessi. 


 7. IL PERDONO APRE LA VIA ALL'AMORE

L'Amore è l'obiettivo. L'Amore Incondizionato. Come ci arriviamo? Attraverso la porta del Perdono. Il perdono è come gli strati di una cipolla. Qualche volta è meglio cominciare con il perdonare le persone che sono più facili da perdonare, muovendosi verso dolori sempre maggiori man mano che diveniamo più esperti in questo processo. E così possiamo "sfogliare" i dolori uno ad uno fino a che non arriviamo ad un livello più profondo di comprensione. Troveremo l'Amore ad aspettarci. Amore e Perdono vanno mano nella mano. 


 
 
8. L'AMORE E' LA PIU' POTENTE FORZA DI GUARIGIONE CHE C'E'

L'Amore stimola il nostro sistema immunitario. Noi non possiamo guarire, o diventare interi, in un'atmosfera di odio. E mentre impariamo ad amare noi
stessi diventiamo potenti. L'Amore ci aiuta a passare da vittime a vincitori. Il nostro Amore per noi stessi ci attrae verso quello di cui abbiamo bisogno per il nostro cammino di guarigione. Le persone che si sentono a posto con se stesse sono attraenti naturalmente. 


9. SEMPLICEMENTE DECIDETE DI VOLERE

Non è necessario aspettare di sapere come fare tutte queste cose. Tutto quello che dobbiamo fare è volerle fare. Perché i nostri pensieri sono creativi. Se avete un pensiero, "Io voglio cominciare a rilasciare il giudizio, o a perdonare, o ad amare me stesso", voi state mandando quel messaggio nell'Universo. E nel ripeterlo ancora e ancora, mettete in moto le Leggi dell'Attrazione. Nuove strade si dispiegheranno per aiutarvi. L'Universo vi ama ed è lì pronto ad aiutarvi a manifestare qualunque cosa voi decidiate di credere e di pensare. Sii veramente desideroso di avere una buona vita!
 

mal di schiena, altro caso di terapia verbale


Conosco su facebook una ragazza perchè interessata ai miei corsi. Chattando di argomenti energetici mi parla di un forte dolore alla schiena che da anni la tormenta. Fa un lavoro di ufficio e quindi deve restar seduta per molte ore al giorno e questa sedentarietà acuisce il dolore.
Indagando scopro che il dolore è iniziato 11 anni fa. Chiedo cos´è successo 11 anni fa e scopro che ha lasciato un ragazzo che la trattava male con violenze psicologiche e a volte anche fisiche.
Capisco subito che c´è un collegamento tra il suo dolore localizzato nella zona dei lombi, tra una vertebra e l´altra, e le spiego che non ha lasciato andare ancora il trauma che ha vissuto con quell´uomo. Le chiedo di ricordare questo ragazzo e di metterlo, con una semplice visualizzazione, nel punto esatto dove le faceva male.
Le dico: "ricorda questo ragazzo, la sua violenza e aggressività. Ora visualizzalo come un puntino e mettilo esattamente dove ti fa male". Qualche minuto dopo il dolore sparisce definitivamente e a distanza di tempo non si è ripresentato più.

Normalmente il dolore ai lombi si riferisce a un conflitto con il lavoro che si fa, ma in questo caso la situazione era diversa. Nella terapia verbale c'è il cliente, non la malattia.

un caso di terapia verbale

  

Riporto una lettera che mi ha scritto una ragazza per interpretare il suo problema con la terapia verbale:

Salve Domenico, Da un mese circa mi è venuta una sorta di blefarite o allergia agli occhi,
praticamente alle palpebre superiori (in particolare occhio sinistro) esattamente dove in genere mi trucco
mi viene una striscia rossa, le pelapebre si gonfiano, gli occhi bruciano ho scarsa lacrimazione.
Se non mi trucco la cosa migliora considerevolmente ma non passa del tutto.
Non ho cambiato trucchi ma sono diventata improvvisamente allergica a quelli che ho sempre usato.
La cosa mi infastidisce particolarmente perchè non mi piaccio senza gli occhi truccati.
Risposta:
la domanda è: sei stata vista e giudicata per la tua sessualità, forse perchè hai fatto o ti sei comportata in una maniera che è stata disprezzata e umiliata nella tua femminilità ? E´ stata la critica di una donna ?
E questo fatto che è successo ti fa arrabbiare ancora moltissimo ma non lo esprimi nemmeno col pianto, risaltare la femminilità ti ha portato una umiliazione.
Ti suggerisco di scrivere il nome e il cognome della persona che ti ha umiliato con il trucco per gli occhi, buttare il foglietto nel water, farci la pipi sopra e tirare lo sciaquone. Dopo una settimana fai il rito della medaglietta.

Risposta:
Grazie mille domenico!
La tua interpretazione mi ha lasciato senza parole perchè questo è come dire uno dei mie problemi principali in assoluto.
Mi hanno sempre cirticato per il mio modo di vivere la femminilità e la sessualità, ma sono stati quasi sempre gli uomini. Infatti la prima volta che ho ricevuto una critica di questo genere (nel 94) dal ragazzo con il quale stavo mi si è bloccata la vescica e da allora non funziona più (avevo un lipoma congenito alla colonna vertebrale per cui sono stata operata ed è risultata una vescica neurologica ma prima di allora non avevo avuto problemi e funzionava perfettamente!!!). Quindi queste critiche hanno influenzato la mia salute negativamente in maniera eclatante ed è un pattern ricorrente. 

Spesso l'interpretazione del problema in chiave metaforica estingue il problema. In alcuni casi è utile dare qualche atto psicomagico che rinforzi la presa di coscienza.

la tana del bianconiglio


E' divertente vedere la gente quando gli proponi la pillola rossa. Il lamento perpetuo della vittima è una ghiottoneria per quelli che ti hanno educato a vivere nella rassegnazione. La chiesa, per esempio, ci ha convinti appena nati che siamo dei peccatori. Siamo dei debitori nei confronti di Dio. La stessa cosa lo stato: ci ricorda che abbiamo un debito pubblico gia dalla tenera età, nemmeno il tempo di fare la prima poppata e gia ci ricorda che siamo indebitati fino al collo. Io non sono un esperto di economia ma di scienze religiose ed esoterismo si. So quindi che le istituzioni sono unite nel installare nel nostro subconscio tutte le possibili convinzioni per farci vivere nella colpa, nella paura, nella tristezza, nel dolore. Ovviamente anche la medicina si è ritagliata la sua bella fetta di mercato nel nostro subconscio facendoci credere che siamo potenzialmente malati e che appenna nati, nemmeno il tempo di scoreggiare che dobbiamo assolutamente vaccinarci, pena una malattia che certamente ci arriverà. Arriverà, arriverà.... se sono certi un motivo ci sarà..... Il problema più grosso non sono gli errori di medici imbecilli o ignoranti ma la paura che ci vuole inoculare il pensiero medico che pontifica dogmi incontestabili. 
E cosi quando qualcuno ti fa vedere che sono solo paure causate apposta per farci emettere determinate emozioni negative, non ci credi. Pensi che le bugie le sta dicendo chi ti vuole aprire gli occhi.
Le convinzioni che abbiamo nella nostra mente producono emozioni pesanti, negative che sono il cibo di esseri che vivono su un piano molto vicino al nostro tridimensionale e che ispirano i nostri gran simpaticoni....

Ricordi...

Quando ero ancora in Puglia e stavo decidendo cosa avrei dovuto fare da grande, lavoravo molto su di me. All'epoca, nel 2004, gestivo con mia sorella un erboristeria nel mio paese di origine, Locorotondo.
Mi ero trasferito da Roma, in cui avevo studiato in seminario e stavo per laurearmi in filosofia. L'esperienza dell'erboristeria mi stava maturando molto perchè avevo capito che tutti gli studi esoterici potevano essere utili per aiutare me stesso e gli altri. Mi resi conto che tutti gli studi che avevo fatto non servivano a nulla se poi non avevano un'applicazione pratica. Oggi quelle intuizioni mi sembrano scontate ma all'epoca non lo erano per niente.
Cominciai a frequentare corsi e lezioni di medicina naturale, fiori di Bach, iridologia, ricevetti il 1°, 2° e il 3° livello di Reiki ed altri seminari che aprirono la mia mente e mi introdussero nel meraviglioso mondo della guarigione naturale. Tutto questo lavoro aiutò prima di tutto me stesso e poi cominciai ad applicare sugli altri le mie conoscenze teoriche e pratiche. I primi tempi, le mie cavie erano amici e parenti che ben volentieri si sottoponevano ai trattamenti energetici e alle novità che apprendevo. I primi tempi non vedevo notevoli risultati, ma col tempo e l'esperienza riuscivo ad ottenere risultati significativi sul benessere delle persone che si facevano trattare. Sparivano dolori, si calmavano emozioni turbolenti, e soprattutto riuscivo a "sentire" energeticamente chi stava sotto le miei mani.

In quel periodo cominciai anche a meditare sia con la Merkaba e poi con una meditazione in cui semplicemente abbassavo le onde cerebrali e facevo richieste al Creatore di Tutto cio che è. Questa meditazione mi aiutò moltissimo su tutti i piani e soprattutto sul raggiungimento dei miei obiettivi.
Capii grazie a questa meditazione, che oggi chiamo Theta Prayer, che il lavoro su di se va fatto su due coordinate, è come la croce degli elementi. L'asse orizzontale è il lavoro energetico e l'asse verticale è il lavoro spirituale.
Il lavoro energetico è quello che si fa per ottimizzare e sviluppare i nostri corpi sottili, mentre il lavoro spirituale è quello che serve per realizzare la consapevolizzazione della propria Identità divina.
Non tutti hanno i corpi sottili pienamente sviluppati ed è per questo che spesso falliscono gli "interventi energetici", occorre allenarsi a canalizzare l'Energia vitale al fine di operare su più piani. Questo maggior afflusso di Energia facilita anche la progressiva consapevolizzazione della Coscienza che si raggiunge vivendo il più possibile nel Presente, e nella sempre maggiore e progressiva consapevolezza di se.
Poichè essere presenti a se stessi richiede molta energia vitale occorre ridurre le dispersioni energetiche causate dalle tensioni e dalle emozioni e dai pensieri negativi.
Grazie alla meditazione, che stavo adottando in quel periodo, riuscii a fare sempre più vuoto mentale e questo mi permetteva di canalizzare sempre più energia vitale. All'epoca non avevo ben chiaro il significato di Presenza e Ricordo di se ma questo lavoro sarebbe stata la base per le mie future esperienze mistiche.
Un giorno, mentre meditavo con le onde cerebrali abbassate mi arrivò una voce interiore che mi diceva: "ora è il tempo di iniziare a lavorare sulla gente", la mia risposta fu: "ma ancora ho tanto da imparare". Non mi sentivo abbastanza pronto ma allo stesso tempo sentivo che sarei dovuto andar via dal mio paese se volevo seguire il mio destino. La voce mi replicò, con la dolcezza che la contraddistingueva dal mio discorso mentale: "comincia a dare quello che hai, il resto verrà da se".
Fu quella voce, che ancora ricordo con grande tenerezza e riverenza, che mi spinse a chiedere a Dio in meditazione di farmi trovare "il posto giusto per me e il lavoro giusto per me". Da allora sono passati sei anni e tante cose sono cambiate e successe. L'unico regista della mia vita è stato Dio, che attraverso il destino della mia anima mi ha portato verso traguardi bellissimi. Tutte le volte che mi sono lasciato andare alla corrente, al flusso mi sono sempre più avvicinato a me stesso, al mio Sé. Quelle volte in cui la paura mi ha frenato ho rallentato la mia corsa verso la Luce.
Oggi ringrazio l'Universo per avermi fatto comprendere che, come tutti gli esseri umani, nessuno escluso, sono destinato alla Felicità.

A Dio sono indigeste le sofferenze


Mi accorgo sempre di più della schiavitù a cui il sistema vuole assoggettarci. L'altra sera, ad esempio, mentre saltellavo da un canale all'altro mi sono soffermato su un servizio su Madre Teresa di Calcutta. Lì ho notato un altro esempio di falsificazione perchè mentre la giornalista, imboccata dal solito teologo di turno, commentava la durezza della vita che conduceva Madre Teresa dicendo che: "Dio si nutre delle nostre sofferenze", la Santa diceva tutt'altro: "la mia opera è accogliere gli esclusi della terra" un atto d'Amore che è gioia in se. 
Mentre fumavo ascoltavo e riflettevo sugli altri commenti e sulle parole "autentiche" della Santa. E mi tornavano in mente le parole del catechismo che studiavo quando ero in seminario a Roma tanti anni fa. "Adoriamo la croce di Cristo", "esuli figli di Eva" ecc... Come può un dio nutrirsi delle nostre sofferenze? come può gradire la sofferenza che si vive in ogni parte del mondo !!! E' come se questo dio amasse il nostro dolore. Nella chiesa si dice di offrire la nostra sofferenza ad espiazione dei peccati, che tradotto significa: se sei disperato, nella merda e soffri come una bestia stai raggiungendo il paradiso perchè ti purifichi dai peccati. 
Ma io mi chiedo da uomo libero: io stavo adorando un dio che ama la sofferenza o un dio che ama la gioia ?
questa confusione in realtà esiste solo all'interno di un sistema in cui si vuole esaltare la sofferenza e renderla gloriosa e biasimare la gioia e il piacere come immondi e diaboloci.
Allora che Dio sto pregando, amando e cercando ? il Dio che è gioia o un dio che ama il dolore ? Quindi quello che mi hanno inculcato con l'educazione religiosa, scolastica, familiare e sociale era la falsificazione di un dio, non era il vero Dio. Quel dio era un essere a immagine e somiglianza di uomini di potere che conoscevano molto bene come vampirizzare le energie delle masse con la paura e l'ignoranza.
Mi sono reso conto da un po di tempo a questa parte che Dio è Amore, cioè gioia, piacere, entusiasmo, allegria, Luce, Volontà, Potere. E' "Quello" ciò che io sto raggiungendo per fondermi in esso mantenendo la mia Individualità. Il dio che ama la mia sofferenza, che mette alla prova un padre chiedendogli di sacrificare il figlio non è il mio dio. 
Il Dio che medito ogni giorno è felice quando io sono felice e non si nutre delle mie sofferenze (mi ha detto che non le digerisce), so che gli piace quando mi alzo la mattina e sorrido con gratitudine per tutto quello che ho e mi dimentico di quello che non ho.

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un caso da terapia verbale


Come alcuni sanno sono insegnante e consulente di Terapia Verbale, il metodo elaborato dalla Dott.ssa Mereu. Con la Terapia Verbale si può interpretare il disagio come una metafora e quindi si può risalire alla causa emozionale e mentale che ha generato il disturbo.

Premetto che preferisco usare il termine "disagio, disturbo, problema fisico" perchè "malattia" è un termine pericolosissimo oggigiorno. Termini come malattia, guarigione, salute, diagnosi eccetera sono pericolosi se vengono usati fuori da un contesto di medicina ufficiale.
Purtroppo viviamo in un era in cui la religione non brucia più sul rogo per eresia, ma i rappresentanti della medicina ufficiale possono denunciarti all'autorità giudiziaria per abuso di professione medica. E questo colpisce anche i medici che non seguono i protocolli che la ricerca ha bollato come gli unici validi e da seguire per affrontare la malattia. Non vengono denunciati ma radiati dall'ordine dei medici. E se non riguarda l'ambiente sanitario ma un altro ambito scientifico il ricercatore indipendente viene accreditato come ciarlatano o "senza nessun fondamento scientifico". Vedi anche la nota in rosso che si trova su wikipedia quando cerchi termini "di medicina alternativa".
E' vero che di persone incompetenti nell'ambiente del naturale ce ne sono, ma occorre fare un distinguo non tra ufficiale e non, bensi tra valido e non valido. Io sono dell'avviso che se un metodo da risultati tangibili, se porta una risoluzione dei "problemi" è valido, se non li porta allora è da accantonare.
                                                                                                                                                           Sono anche del parere che nel caso del "benessere naturale" non è tanto importante il metodo ma la persona, il terapeuta (anche questo un termine pericoloso) o, meglio, il "facilitatore". 

Chi lavora in questo ambito conosce benissimo il problema, e deve costantemente stare attento alle parole che usa.
Bisogna stare molto attenti a un'altra cosa. Quando un operatore che si propone o con la pubblicità o con il passaparola usa termini forti, come ad esempio: "guarisce tutte le malattie", "infallibile", "cento per cento dei casi risolti" e via cosi, allora bisogna non solo evitarlo ma starne proprio attenti. E in quei casi fa bene "Striscia la notizia" a intervenire perchè nessuno può garantire nulla. Infatti il famoso Tg satirico interviene solo quando c'è presunzione, avidità di denaro, desideri sessuali e ignoranza. Interviene anche quando l'operatore è talmente famoso da suscitare curiosità e interesse, quando è talmente bravo da suscitare l'invidia e l'avversione di medici e olisitici. Quando, insomma, è scomodo. In quel caso si trova un modo per bollarlo come ciarlatano, truffatore, imbonitore, "pericoloso", anche se i numeri e i fatti dicono tutt'altro. Nel primo caso fa un ottimo servizio sociale, nel secondo caso... beh dovrebbe indagare meglio e togliersi i paraocchi del pregiudizio. Ma si sa che gli interessi sono tanti e non si può salvare capre e cavoli.


Chi garantisce una guarigione è un "ciarlatano" quello si, perchè la guarigione sia che avvenga con la medicina ufficiale o naturale non dipende mai solo dall'operatore ma anche (o soprattutto) dal cliente (paziente è un termine pericoloso e non si può pronunciare!). La risoluzione del problema è un atto d'Amore, quindi un intervento divino, sia che operiamo chirurgicamente, sia che usiamo l'interpretazione della metafora. E' la nostra Anima che viene riconosciuta nelle sue esigenze e non ha più bisogno di gridare la sua sofferenza attraverso il corpo.




Chi è sicuro di se non teme nulla perchè sa che il destino della persona non dipende da lui, ciò che dipende da lui è lo sforzo di dare il massimo, aprire il Cuore e lasciare che il resto Accada da solo.

Avevo iniziato a scrivere perchè volevo parlarvi di un caso di terapia verbale, ma poi mi son fatto prendere la mano parlando di altro. Vorrà dire che ne riparliamo al prossimo post.

Se ti fa piacere seguire il mio blog ti chiedo di diventare membro. A breve aprirò una pagina da dove si potrà scaricare in forma di ebook le dispense che do ai miei cors, e scaricare gli mp3


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Ascolto consapevole.m4v


Questo video l'ho fatto meditando. Ho vissuto uno stato di indescrivibile armonia e bellezza e l'ho riportato in un video. Certo non riesce a descrivere perfettamente il Momento e la Sacralità che ho vissuto ma ho cercato di riprodurlo il più fedelmente possibile.

Sarò riuscito nell'intento se anche lo spattatore coglie, anche solo per un attimo, la Bellezza che si cela dietro l'apparente drammaticità della Vita, che è Sacra.

Solo se guardi come Anima puoi intuire che esiste solo Bellezza.

Guardando queste belle immagini pensa che il mondo è come tu pensi che sia. Anche se può sembrare un affermazione assurda, è cosi. Vedi solo ciò che è dentro di te.

L'intento di questo lavoro è quello di consapevolizzare attraverso un video.

Buona visione...

Ti amo




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Terapia Verbale.m4v



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la terapia verbale




Cari amiche e amici,
in questo post vi parlo della terapia verbale.
La terapia verbale nasce dalla ricerca della dott.ssa Gabriella Mereu. Grazie ai suoi studi di medicina, omeopatia e grafologia e alla sua lunga esperienza di medico arriva a delle semplici conclusioni sulla guarigione.
Si rende conto che il paziente si cura da solo.
Dall'esperienza omeopatica capisce che l'origine della malattia è quasi sempre psicosomatica e che il rimedio può anche non essere omeopatico ma verbale. La terapia verbale è omeopatia verbale.
La malattia è un'espressione metaforica di un vissuto emozionale negativo.

Nella terapia verbale è molto importante il linguaggio della persona, perché grazie alle parole che usa per descrivere il suo problema o la sua malattia si può risalire al vissuto emozionale che ha portato la sofferenza fisica. Questo linguaggio si chiama pazientese. Il pazientese è un linguaggio emozionale.
Non si può applicare la terapia verbale senza conoscere il vissuto della persona: da quando ha il suo problema, com'è, come lo descrive, come lo sente. La descrizione del problema è fondamentale perché fa intuire l'emozione negativa che ha causato il tutto.

Il movimento che sviluppa il disagio è, ovviamente, inconscio. Se l'emozione vissuta fosse conscia non ci sarebbe il problema, perché il corpo con la malattia ci vuole comunicare qualcosa che noi non vogliamo vedere.
Il processo inconscio che port alla malattia è: emozione negativa – immaginazione– malattia.
È quindi l'immaginazione, le convinzioni che, attraverso le emozioni, provocano i disagi.

A volte però le emozioni negative non sono nostre, possono essere di una persona a noi vicina, come un partner, un genitore o comunque una persona che ha un certo ascendente su di noi che ci influenza. Capita spesso che noi assorbiamo le emozioni negative di qualcun altro, senza rendercene conto, e sviluppiamo la metafora malattia che avrebbe sviluppato la persona artefice dell'emozione –immaginazione.
La terapia verbale interpreta l'immaginario collettivo che appartiene all'inconscio collettivo e che si esprime con linguaggio metaforico.

I casi trattati con la terapia verbale portano a risultati sbalorditivi perché:
Agisce nel minortempo possibile (può bastare una semplice telefonata)
È la meno traumatica possibile (bastano poche parole che si è disposti ad accettare)
È la meno dispendiosa possibile (se il problema viene interpretato bene va via immediatamente o dopo poco tempo, ma comunque basta una sola seduta)